Il consigliere regionale della Lega Nord Stefania Pucciarelli esprime pubblicamente la sua vicinanza ai lavoratori di OTO Melara che, a seguito del mancato arrivo di una commessa di 34 VBM (Veicoli Blindati Medi), vedono messo a rischio il presente dello stabilimento ed il futuro dell'intera provincia Spezzina.
«Dal punto di vista occupazionale - spiega Pucciarelli - il territorio di La Spezia dipende molto da Oto Melara e dalle aziende che ne costituiscono l'indotto. La vicinanza, però, di per sé non basta e non è sufficiente. Ho redatto, impegnandomi in prima persona assieme al Consigliere Battistini del Movimento Cinque Stelle, un Ordine del Giorno che presenteremo in Consiglio Regionale e che riteniamo fondamentale per difendere i lavoratori, lo stabilimento, l'indotto, il futuro occupazionale dell'intera provincia e la permanenza alla Spezia sia del comparto produttivo che di quello dirigenziale e di ricerca.
Per questo non ci limiteremo, in sede di Consiglio, a proporre di intervenire per gestire l'emergenza, ma chiederemo di più, e cioè che il Presidente e la Giunta Regionale si facciano portavoce, presso la dirigenza Finmeccanica ed i Ministeri competenti, di proporre una diversificazione delle linee produttive dello stabilimento, così come peraltro prevede la Legge 185 del 1990, in chiave di alta tecnologia civile. Tale richiesta è maturata considerando sia l'attuale capacità di operare nel settore biomedicale e robotico sia, soprattutto, l'esperienza positiva che OTO Melara fece negli anni '80 e '90 nel settore delle energie da fonti rinnovabili. Non si tratta, naturalmente, di un'alleanza politica come qualcuno, nel solito puerile tentativo di screditare l'avversario, cercherà di fare intendere, ma di un'azione specifica nel merito di una questione che non può non stare a cuore alla buona politica, se per davvero scopo di quest'ultima è il bene comune».