Abbiamo da approvare un bilancio per dare piena operatività a servizi e progetti. E ci sono questioni aperte che tanto pesano sul futuro, strategiche. Penso all'Ospedale che finalmente sta diventando realtà, alla partita sulla dismissione della Centrale Enel, al Piano Urbanistico Comunale, all'ambiente, al turismo, alle imprese, al futuro della linea di costa, alle aree militari, alle aziende come Acam, all'università. Cose su cui la Giunta e la sua maggioranza hanno lavorato con tenacia e spirito di squadra.
C'è un programma da portare a termine, ci sono impegni da onorare. Questo è ciò su cui dobbiamo concentrarci, il punto da cui riprendere il filo di un ragionamento e anche di un confronto politico.
Tali le ragioni – le stesse in fondo da cui hanno preso le mosse le dichiarazioni delle organizzazioni sindacali – della mia decisione di "congelare" le dimissioni degli assessori Basile, Natale, Pollio. Con loro ho lavorato in sintonia. E non avrebbe potuto essere altrimenti, vista la delicatezza delle questioni, a partire da quelle dell'ambiente, delle partecipate, dell'università, della scuola, che hanno seguito fino a ieri nell'amministrazione.
La Spezia non può permettersi anche solo il rischio di un rallentamento dell'azione amministrativa. Da come affronteremo questo passaggio verremo giudicati oggi e tra un anno. Tutti, nessuno escluso. Confido che questa riflessione possa essere fatta propria anche dagli assessori dimissionari, in modo da permettere il loro rientro nelle squadra di Giunta anche a fronte di sensibilità politiche diverse. Io continuo a lavorare perché prevalga il senso di responsabilità e l'interesse della città.