Questo al fine di determinare un immediato stop alla possibilità di stoccaggio ceneri Enel e più complessivamente allo scopo provocare un'interruzione anche dello stoccaggio di cemento che, per sua natura, rappresenta una problematica ambientale almeno altrettanto consistente e un danno di immagine e di carattere paesaggistico di ampia rilevanza.
"Detto questo - precisa il sindaco - occorre andare oltre la revoca dello stoccaggio di ceneri e di cemento, come ha indicato con nettezza anche il Consiglio Comunale nella sua ultima seduta. Se infatti sotto il profilo tecnico gli iter autorizzativi sono stati del tutto rispettosi della normativa e dei principi di tutela della salute, appare in realtà non più tollerabile la presenza di attività di stoccaggio quali quelle suddette come anche altre lavorazioni improponibili in un contesto quale il primo bacino, prossimo al centro città e simbolo della propensione turistica e di riappropriazione del mare da parte della comunità spezzina. In tale ottica – conclude Federici - il superamento dello stoccaggio di ceneri e cementi deve considerarsi una prima tappa di un percorso che dovrà portare a una nuova complessiva pianificazione del primo bacino, pianificazione che armonizzi nel senso suddetto tutte le sue attività, superando in particolare quelle di maggior negativo rilievo ambientale e paesaggistico".