"La decisione di convocare un Consiglio comunale sulle problematiche della sanità in riviera – spiega il sindaco di Levanto, Maurizio Moggia, nella lettera di invito inoltrata ai colleghi delle amministrazioni rivierasche - è scaturita in seguito all'adozione di recenti provvedimenti del direttore generale dell'Asl 5, Gianfranco Conzi, che annullano quanto concertato nel corso degli ultimi anni per il presidio sanitario levantese. Nell'ambito di una riorganizzazione del sistema sanitario provinciale, la Regione e l'Asl 5 avevano disegnato per il San Nicolò un proprio ruolo, con un reparto di cure intermedie ed una piastra ambulatoriale in grado di soddisfare le esigenze dei cittadini residenti nel comprensorio e dei turisti, e con un servizio di Primo intervento che avrebbe garantito le emergenze".
"Nella Conferenza ristretta dei sindaci, invece – prosegue il primo cittadino di Levanto - il direttore generale dell'Asl, con i poteri commissariali conferitigli dalla Regione fino al 31 ottobre 2012, ha comunicato lo spostamento del reparto di cure intermedie da Levanto a Sarzana e la limitazione del servizio di Primo intervento dalle ore 8 alle ore 20, con successiva attivazione del servizio 118 (con sede a Brugnato) e della Guardia medica. Sono decisioni inaccettabili, che oltre a cancellare l'originario progetto di Regione e Asl, considerato un modello efficiente per la nostra provincia, rappresenta un tentativo di ridurre il San Nicolò ad una Rsa, privando la riviera di una risorsa irrinunciabile per i suoi cittadini e per la stessa economia del territorio".
Nelle intenzioni dell'amministrazione comunale levantese, dalla seduta di sabato 27 ottobre dovrebbero scaturire una richiesta di incontro urgente con il presidente della Regione, Claudio Burlando, e con l'assessore alla Sanità ligure, Claudio Montaldo, ed un ordine del giorno
unitario che estenda la difesa del San Nicolò all'intero comprensorio costiero, rafforzando così le azioni che verranno intraprese.