Il problema che ho posto al Comune, che ha aperto le procedure per la revisione del Piano Urbanistico Comunale (PUC), è quello di considerare, nella programmazione urbanistica, almeno tre elementi di novità prevedibili nell'arco di vigenza del prossimo strumento: la dismissione dell'attuale centrale Enel, annunciata a sorpresa dalla direzione nazionale dell'azienda, la prevedibile dismissione dell'area di Vallegrande già adibita a polveriera da parte della Marina Militare, ed un nuovo stadio in linea con le ambizioni dello Spezia che risponda a moderni criteri sia da un punto di vista della viabilità che della gestione imprenditoriale privata che della dimensione e non da ultimo, dell'ordine pubblico.
Ho sollevato la questione Enel anche in Comitato Portuale, attesa l'importanza degli impianti a mare esistenti.
Chiarisco dunque il mio pensiero che sintetizzo su due punti:
a) il problema dello stadio può essere affrontato verificando se, quando e con quali modalità può venire disponibile la polveriera di Vallegrande.
b) la dismissione della Centrale Enel, che, controcorrente ad ambientalisti della prima e dell'ultima ora, non auspico ma di cui prendo atto, richiede un approccio programmatorio più responsabile rispetto a quello che ha visto la successione di eventi dopo la chiusura della raffineria IP, avvenuto, lo ricordo, nel 1988.
Sulla base di tali orientamenti, mi pare condivisibile la disponibilità del Sindaco ad aprire un tavolo che recepisca i programmi della proprietà Enel garantendo, e non potrei dire diversamente, la destinazione produttiva dell'area.
Ho anche suggerito all'Amministrazione, nella revisione del PUC, di evitare soluzioni ideologiche e fondamentaliste, affrontando con pragmatismo il recupero dell'esistente e l'uso delle colline anche ai fini della salvaguardia e della manutenzione ambientale. (30 settembre)