In piena stagione turistica con treni affollati e stazioni traboccanti di viaggiatori invece di venire incontro alla clientela pagante, inverosimilmente, contro ogni logica imprenditoriale, indifferenti alle esigenze delle comunità, anziché potenziare il già precario servizio, Trenitalia taglia in modo drastico le corse dei treni che collegano le 5 Terre e Levanto al Capoluogo.
Code interminabili alle biglietterie, nessuna assistenza ai viaggiatori, marciapiedi stracolmi di gente (come testimoniano le significative immagini che tramite internet stanno facendo il giro del mondo), nessuna sicurezza garantita ai viaggiatori che molto spesso assiepati in attesa in strette pensiline sono costretti ad oltrepassare anche la linea gialla di sicurezza mettendo a repentaglio la propria e l'altrui incolumità soprattutto durante il transito di merci od Intercity (al proposito è necessario prevedere una riduzione della velocità dei convogli nell'approssimarsi delle nostre piccole stazioni), continui scippi e furti, insomma un quadro desolante e preoccupante di quotidiano trasporto pubblico.
Se la dirigenza di Trenitalia rimane sorda alle legittime lamentele degli operatori economici, sia almeno sensibile al problema della sicurezza dei viaggiatori. Sicurezza che i sottoscritti rappresentanti di numerose associazioni locali di imprenditori, di cittadini, di attività economiche e sportive con questo documento vogliamo sottolineare.
Dopo questa lettera apprendiamo da notizie di stampa che l'incontro tra il Presidente dell'ente Parco e i vertici di Regione e Comuni interessati non ha prodotto alcun risultato apprezzabile.
Dinanzi a ciò è bene ricordare che ormai ogni anno siamo a parlare del contratto di servizio che lega Trenitalia e Regione Liguria, ma nonostante le richieste ormai storiche di aumentare il numero di treni nessun atto conseguente è mai stato assunto.
La situazione di gravissimi disagi riscontrata nel pieno dell'estate, treni e marciapiedi delle stazioni stracolmi di turisti, continue lamentele dei viaggiatori, imporrebbero una risposta seria e adeguata con l'aumento del numero di convogli, l'istituzione di una metropolitana leggera da Sarzana a Levanto con frequenza ogni mezzora. Questo risolverebbe la situazione sia dal punto infrastrutturale, che logistico, che imprenditoriale: va infatti detto che il modus operandi delle Ferrovie dello Stato, comporta un calo di fatturato e disservizi, anziché assicurare entrate stabili ed anche programmabili per la prossima stagione turistica.
La giustificazione che la Regione non abbia le risorse per far fronte a questa che ormai possiamo definire emergenza non convince, ma che dire delle enormi risorse finanziarie che Trenitalia riceve dall'emissione di biglietti nelle stazioni della Spezia e delle 5 Terre?
Non possono essere utilizzate per un nuovo e più organico contratto di servizio tra Regione e Fs?
O forse si pensa soltanto all'incasso e mai ad offrire un servizio degno di questo nome in termini di accoglienza e di sicurezza?
E a proposito di accoglienza occorre segnalare che ancor oggi le biglietterie dell'Ente Parco non possono emettere biglietti oltre i confini regionali, cosa che crea un grave disservizio in quanto gli aeroporti più importanti di arrivo e partenza sono al fuori dei confini regionali, oltre alla insufficienza di emettitrici automatiche che spesso sono fuori uso.
Sono tutte considerazioni e domande che necessitano di risposte chiare se vogliamo che il nostro territorio continui ad essere meta del turismo internazionale e a creare sviluppo economico a livello locale, provinciale, regionale e nazionale.
Dobbiamo chiedere e pretendere che già da ora tutti gli Enti interessati riescano finalmente a realizzare almeno per il prossimo anno un servizio di trasporto efficiente e garante della sicurezza nelle stazioni e sui treni. (25 settembre)