È opportuno, per noi, fare un distinguo. La logica che ha sempre caratterizzato la Lega Nord è la difesa del piccolo commercio e dell'artigianato, la lotta all'abusivismo commerciale e non da ultimo la richiesta di sempre maggiore decoro urbano. Ciò che la Giunta Comunale sta mettendo in atto, si discosta profondamente da questi principi. Troviamo immotivata la decisione di accorpare gli otto stanziali in un unico grande mercatino, che ha ulteriormente peggiorato l'impatto visivo dei giardini pubblici, né troviamo senso alcuno nello spostare in tutta fretta l'attività commerciale di prodotti etnici senegalesi che si trovava, da anni ed anni, all'inizio del Molo di Lerici. Se anche ci fosse un progetto di riqualificazione per la zona, tale da giustificare un simile spostamento, i lavori di quest'ultimo ci sembrano ben lontani dall'avere inizio.
A chi, recentemente, ha parlato di "politiche padane" in riferimento alla discussa decisione della Giunta, rivolgo l'invito a consultare i programmi elettorali sottoscritti dalla Lega Nord per le amministrative lericine del 2012 e dell'anno in corso, scoprirà così che per gli stanziali regolari la nostra politica era ben diversa. I problemi che oggi infiammano il dibattito del Comune non sarebbero sorti affatto.
Infine, tengo a far presente come il sostegno al piccolo commercio e all'artigianato si ottiene soltanto con la lotta all'abusivismo e alla contraffazione, lotta che non si concretizza certo nel fare due retate di tanto in tanto agli ambulanti irregolari, cosa che facevano anche le amministrazioni precedenti così da dare all'opinione pubblica una falsa idea di impegno della politica, e con un coerente ed armonico progetto di sviluppo socio-economico. Due capisaldi della Lega, che speriamo possano, prima o poi, venire presi in considerazione da un'amministrazione che si autodefinisce di centro-destra. (12 agosto)