Lascio a loro le polemiche senza costrutto ed i toni davvero esasperati che usano attraverso parole come "atto di prepotenza" "arroganza" "ricatto" "scavare la fossa" "vendetta " "condizioni capestro" "ritorsione" che sono indicatori probabilmente di come abbiamo visto giusto nel chiedere di rafforzare un accordo e nel ribadire leale sostegno per la prosecuzione della legislatura. Desidero solo ancora una volta riaffermare che ciò che è avvenuto, e non facciamo finta di non saperlo, non è riconducibile al risultato delle elezioni Regionali e soprattutto al lavoro e all'ottima collaborazione che l'amministrazione ha avuto in questi anni con l'Assessore Chiatti, che nessuno lo ricorda arrivò a ricoprire quel ruolo proprio per una scelta autonoma del Sindaco e poi da tutti condivisa.

In diverse occasioni però successivamente su alcune questioni fondamentali dell'Amministrazione ci sono state da chi rappresenta quella forza, prese di distanza sia in Consiglio Comunale ,che all'esterno nel dibattito cittadino.

Cavarra caccia l'assessore? Noi rispettiamo le persone e se possibile ci sforziamo di usare anche le giuste parole anche se talvolta non riusciamo. Ora non potevamo accettare che Sel non sottoscrivesse un documento che andasse nel senso di un rinnovato impegno comune nel condividere i prossimi passaggi importanti di questa legislatura. Da parte nostra eravamo anche disposti a qualsiasi modifica e chiarimento, con l'auspicio di arrivare ad un punto d'incontro, cosa che non è stata possibile perché dall'altra parte vi è stato un secco e netto pronunciamento negativo " a prescindere" e di fronte al quale Sindaco e partito democratico non potevano far finta di niente, altro che " Cacciata dalla giunta l'assessore" , piuttosto forse loro si chiamano fuori anticipando ciò che avrebbero fatto più avanti.

Sottolineando che per quanto mi riguarda ritengo chiuso l'argomento poiché i problemi veri da affrontare sono altri, invito il Sindaco e la sua Giunta, augurando buon lavoro ai nuovi entrati, a fare squadra e continuare a lavorare sodo sulle cose da fare per prepararsi a superare al meglio le prossime complesse situazioni a cominciare dall'approvazione del bilancio di previsione.

Sarà tutto il lavoro che riusciremo a mettere in campo e le risposte che sapremo dare che determineranno poi "che fine faremo" e lo vedremo tra tre anni, nel frattempo ciò che è indispensabile è essere operativi e concreti. Essere pronti ed aperti ad un serio, chiaro e responsabile confronto con la città ed i cittadini, e non con la parte ottusa della politica.