Continua Bellegoni: "Stupisce quindi la proposta di un candidato alle elezioni regionali che mette sul piatto ulteriori 500 euro al mese per 12 mesi per le imprese che attiveranno nuove assunzioni. Bisogna davvero cambiare passo, basta con questa demagogia elettorale a carico dei cittadini."
Una presa di posizione, quella del segretario, che trova riscontro anche nei dati Eurostat 2014 sul costo del lavoro nei paesi europei, che collocano l'Italia a metà classifica con Euro 28,3 all'ora, al di sotto della media dei paesi dell'Eurozona con Euro 29 all'ora e al di sopra della media di tutti i paesi europei che si colloca invece a Euro 24,6 all'ora. Il dato non è sufficiente a spiegare il fenomeno. Occorre cogliere, infatti, il peso delle componenti non legate alle retribuzioni, ma ai contributi. In Italia pesano per il 28,2% del costo del lavoro, in Germania il 22,2%, in Francia il 33,1%. La media dell'Eurozona si colloca al 26,1%, mentre la media europea è al 24,4%.
Commenta David Nerini, responsabile economia delle segreteria della Camera del Lavoro: "Ciò che però spiega il deficit di competitività, soprattutto nel comparto industriale più predisposto all'internazionalizzazione e all'attrazione di capitali esteri, è il costo del lavoro per unità di prodotto che fornisce un'indicazione sulla produttività oraria, sul valore aggiunto per ora lavorata. Qui ci collochiamo negli ultimi posti, poiché scontiamo l'inerzia di anni di disimpegno dagli investimenti in tecnologia e conoscenza, in ricerca e innovazione, in crescita dimensionale. Sulla base di questi dati si coglie chiaramente la non pertinenza delle misure oggi sul campo per rispondere al problema competitività. La Legge di Stabilità interviene con la totale decontribuzione triennale per gli assunti a tempo indeterminato nel corso del 2015. Il programma europeo di Garanzia Giovani aggiunge bonus occupazionali (da 1500 a 6000 euro a seconda della profilazione del lavoratore) per l'attivazione di contratti e la stabilizzazione dei rapporti di lavoro. La stessa Legge di Stabilità introduce a vantaggio delle imprese la modifica della base imponibile ai fini IRAP con la totale esclusione della componente lavoro."