Indipendentemente dalle richieste di autorizzazioni Comunali sulla regolarità dei locali e dal Piano del Commercio recentemente approvato, bisogna iniziare ad effettuare un monitoraggio che riporti equilibrio anche secondo la Legge Regionale 17/2012, emettendo provvedimenti che obblighino a rispettare le distanze dai luoghi sensibili. Condivido che sia indispensabile un incontro con la Questura per stabilire una maggiore sinergia. Sono anni che combatto anche come associazione "No Slot-Riprendiamoci la Vita" contro questa piaga sociale e nelle varie manifestazioni ho ritrovato sempre una città prevalentemente avversa alla diffusione incontrollata del gioco d'azzardo e sono quindi sicuro che tali iniziative troveranno il plauso della maggior parte dei Cittadini. Rispettare altresì le distanze dai luoghi cosiddetti sensibili vuol dire proteggere le categorie maggiormente esposte a questo rischio, quali gli adolescenti e gli anziani. L'altro giorno leggevo un post, di un'amica, su un social network che diceva "Non potremmo diventare una città no slot ?". Forse ciò non sarà possibile ma se l'impegno di tutti sarà in quella direzione, se continueremo con un'azione di sensibilizzazione e prevenzione e se la politica diventerà meno timida nei confronti di questa piaga sociale, sicuramente avremo raggiunto un risultato importante in questa battaglia. Avanti così il percorso è quello giusto.