Matteo Rosso, medico, vicepresidente della commissione III Sanità e consigliere regionale della Lista Civica Rixi Presidente, che durante il suo ultimo mandato ha presentato oltre 600 iniziative consiliari per la maggior parte di denuncia sulla sanità ligure, ha illustrato i dettagli dell'iniziativa. «Il modello operativo del Tour sarà quello della "visita a sorpresa". Non vogliamo parlare di blitz ma di vere e proprie ricognizioni in ospedali, pronti soccorsi e strutture sanitarie in generale. Solo a Tour terminato, daremo notizia di quanto abbiamo potuto riscontrare durante le nostre visite.
Sarà l'occasione per i pazienti, i medici e tutti gli operatori sanitari di poter andare oltre il mugugno: dal loro diretto coinvolgimento siamo certi che potremo raccogliere proposte e idee concrete che andranno a fare parte dell'articolato programma del candidato presidente Rixi in tema di sanità. In questi cinque anni di mandato ogni settimana ho girato tra le corsie degli ospedali genovesi e ho avuto modo di constatare in prima persona ciò che va valorizzato e ciò che va radicalmente riformato all'interno del complesso ingranaggio della sanità ligure. Ora è il momento di tirare le somme e di andare oltre, dando ai liguri una proposta seria per l'efficientamento della nostra sanità regionale».
Alla conferenza stampa presente anche Sergio Castellaneta, già presidente dell'Ordine dei medici di Genova e membro della commissione Sanità alla Camera dei Deputati. «Ho raccolto con piacere l'invito dell'amico Rixi per dare il mio apporto come consigliere tecnico in questa iniziativa – spiega Castellaneta – dopo 50 anni dedicati alla sanità posso dire con cognizione di
causa che la Liguria, come il resto del Paese, deve tornare a fare prevenzione. I tagli attuati dagli ultimi governi e le ultime dichiarazioni del ministro Lorenzin che vorrebbe eliminare con l'unico criterio del risparmio di spesa pubblica 10-12 milioni di euro di quelli che definisce esami inutili mi lascia perplesso e molto preoccupato perché andrebbe a incidere drasticamente sulla prevenzione. Non si può tagliare a occhi chiusi, ma coinvolgere, attraverso un'apposita commissione regionale, medici e laboratori d'analisi per individuare le reali sacche di spreco senza penalizzare la prevenzione».