"La scorsa settimana è stato approvato dal Consiglio Comunale il nuovo Piano del Commercio, un documento che con tutti i suoi limiti, comunque ha rappresentato un piccolo passo avanti per il settore.
Il fatto è che dalla parole bisogna passare ai fatti e come primo suggerimento, visto che il centro città dovrebbe diventare il salotto buono del commercio cittadino, mi viene in mente di suggerire all'amministrazione di intervenire relativamente ai tanti venditori, penso e credo abusivi, che serenamente alla completa luce del sole tutti i giorni montano banchetti in Via Prione, ad esempio, per vendere ogni tipo di merce, comprese le mimose nella giornata della Festa della Donna". Questa la denuncia del consigliere comunale Maria Grazia Frijia che fa sapere di aver presentato un'interrogazione urgente e continua: "è bene chiarire che io non ho niente contro queste persone, ma la domanda che sorge spontanea è: perché se un commerciante, che paga le tasse, "sgarra", anche solo per una semplice svista, viene subito multato, mentre in tutta tranquillità c'è chi vende merce in maniera abusiva magari anche contraffatta, contravvenendo in toto alle più basilari regole, e può fare quello che vuole montando delle vere e proprie bancarelle e vendendo la qualsiasi cosa tutti i giorni a tutti gli orari? Parlo di banchetti che basta passeggiare per Via Prione per vederli e ci sono sempre e chiunque può vedere. Dove sono i Vigili Urbani in quel caso, invece sempre pronti a fare multe ai cittadini spezzini? E' giusto fare finta di niente e non intervenire?".
"Chiedo che si faccia qualcosa, non credo si possa continuare a chiudere gli occhi visto che tra l'altro questi episodi si svolgono oramai come se fosse una cosa normale : oggi alla Spezia è normale che ci siano banchetti abusivi in centro città e proprio, spesso e volentieri, davanti al Museo Lia che dovrebbe essere una meta di attrazione turistica. Non mi pare un buon biglietto da visita per la città e per il cuore del commercio cittadino e tantomeno mi sembra giusto nei confronti di chi con grande fatica tiene aperta un'attività pagando salate tasse", conclude Maria Grazia Frijia.