Il vicepresidente del Consiglio regionale, Luigi Morgillo (FI) contesta la decisione dell'Asl 5 spezzina di trasferire gli uffici amministrativi nel palazzo situato nel centro cittadino, in via Fazio: «E' una vera follia, dopo l'intento di acquistare un appartamento in centro, che spero di aver stoppato con le mie proteste».
Il consigliere regionale questa mattina ha presentato un'interrogazione alla giunta relativa al "trasloco" per mettere in evidenza l'inadeguatezza della scelta. «In primo luogo bisogna tener conto della scarsa accessibilità dei nuovi uffici amministrativi da parte di tutti, disabili e non – spiega Morgillo – Infatti il palazzo si trova in pieno centro cittadino, in una zona ztl e sprovvista di parcheggi. Gli unici disponibili sono questi riservati ai dirigenti, situati nei pressi dell'edificio». «I disagi più gravi – sottolinea il consigliere – sono quelli che dovranno sopportare i disabili, sia utenti che dipendenti della Asl: una volta ultimato il trasloco, infatti, gli uffici saranno dislocati su più piani. Inoltre non ci sono parcheggi liberi e, soprattutto, non ce ne sono riservati ai disabili. Una volta arrivato al portone di ingresso dell'edificio, dopo aver faticato non poco, per chi ha difficoltà motorie inizia un vero calvario; un cittadino costretto sulla carrozzina mi ha raccontato, infatti, di avere tentato, invano, di raggiungere i piani superiori dell'edificio, dove troveranno posto gli uffici». Morgillo racconta nel dettaglio: «Il disabile sulla carrozzina, senza l'aiuto di un accompagnatore, difficilmente riesce a suonare il campanello e a spingere il pesante portone di ingresso. E, se ci riesce, si trova di fronte una lunga rampa di scale, al lato della quale c'è un montacarichi per le carrozzine che porta alla fine della rampa stessa. In seguito il disabile deve accedere ad un ascensore molto stretto, dove ha difficoltà ad entrare: è addirittura impossibile accedere con una carrozzina elettrica perché è troppo grossa». E, sottolinea il consigliere, «se il disabile non è in carrozzina ma ha comunque difficoltà motorie, non può risalire la prima rampa di scale, e non ci sono gli spazi sufficienti per installare un secondo montacarichi». Conclude Morgillo: «Mi pare chiaro che ben difficilmente si possano eliminare disagi e barriere architettoniche. Spero, quindi, che Asl e Regione rivedano questa decisione, come mi pare si stia facendo per la precedente scelta di acquistare un appartamento nel centro cittadino».