"Una bella notizia ed una brutta – dichiara Morgillo- la bella è che a breve sarà riattivata la dialisi di Levanto, oggi ferma a causa appunto di carenza di personale, cosa che ci evita di fare una pessima figura visto che sui siti specializzati Levanto è indicata come meta per le persone affetta da questo tipo di patologia e costretti a sottoporti al trattamento anche durante le vacanze. La brutta notizia è che purtroppo non vi sarà alcun aumento di personale nelle struttura sanitarie spezzine, e di 20 deroghe per quanto concerne il personale infermieristico che sono state concesse solo 15 sono state assegnate con la conseguenza che avremmo disponibili 5 unità che di fatto non sono operative, e 5 unità in una realtà come quella spezzina non sono poche. Se poi a questo sommiamo la situazione dei primari, che è drammatica, è evidente che il rischio che corriamo è quello di non poter contare su un'assistenza sanitaria capace di dare risposte all'utenza che così sarà costretta a rimpinguare il dato delle fughe dalla sanità ligure a favore di quella toscana. Purtroppo le preoccupazioni dell'IPASVI spezzino, l'associazione rappresentativa degli infermieri, che ha promosso una campagna, Con meno infermieri in azione le cure sono meno sicure e si possono sviluppare gravissime complicazioni agli assistiti, campagna dalla quale ho preso spunto per presentare questa interrogazione, non solo sono fondate ma sono allarmanti e non ci fanno sperare per un futuro positivo".