«Nella regione più anziana d'Europa e dove il tetto per l'accesso al fondo della non autosufficienza è ai limiti della sopravvivenza non è pensabile che siano aggiunti ulteriori balzelli a carico delle famiglie che abbiano un disabile da seguire e curare».
A lanciare l'allarme è Edoardo Rixi, consigliere regionale della Lega Nord, che ha depositato in Regione un'interrogazione urgente all'assessore alla salute Montaldo "per sapere se sia possibile da parte della Giunta Regionale rivedere la decisione di imporre una tassa aggiuntiva alle famiglie dei portatori di handicap". Lo scorso 27 dicembre – spiega Rixi – ha approvato un contributo aggiuntivo, che andrà dai 10 ai 14 euro al giorno, per i servizi di residenza e semiresidenza destinati ai portatori di handicap ed ai pazienti psichiatrici. Tale ulteriore tassa sarà un balzello insostenibile per la maggior parte delle famiglie che hanno un parente portatore di handicap e che già oggi devono sopportare spese molto onerose e disagi non quantificabili. Con questa azione dissennata la giunta ha dimostrato, ancora una volta, una scarsa attenzione alla comunità dei portatori di handicap e una grave mancanza di valutazione per l'economia delle famiglie in difficoltà in questo periodo di crisi. Vorrei ricordare che in questi anni abbiamo assistito al taglio progressivo delle risorse destinate al fondo della non autosufficienza da parte degli ultimi governi e ai tentativi del tutto infruttuosi di recuperare qualche spicciolo da parte dell'assessore Montaldo che, è evidente, non è riuscito a fare sentire forte la voce della regione che ha il più alto tasso di popolazione anziana d'Italia. Oggi in Liguria il rapporto tra la popolazione over 65 e quella in età attiva, tra i 15 e i 24 anni, è del 43,2%, ma, secondo l'Istat, nel 2050 arriverà al 64,6%. Inoltre, in Liguria, abbiamo la mortalità per demenze e malattie del sistema nervoso tra gli over 65 cresciuta, tra il 2006 e il 2009, del 2,9%. È naturale che, visto il contesto, aumenti anche la richiesta di servizi ospedalieri, ma anche, e soprattutto, di assistenza domiciliare integrata, alternativa proprio al ricovero in ospedale. Nonostante questa forma di assistenza abbia una grande importanza per le famiglie di portatori di handicap, il numero medio dei pazienti presi in carico è bassissimo in Liguria: solo il 3,5%, addirittura sotto la media nazionale del 4,1%. Riteniamo pertanto che, invece di studiare nuove tasse sulle già gravate spalle delle famiglie con disabili, questa giunta di sinistra dovrebbe incentivare i servizi domiciliari, fare una pianificazione efficace per il futuro e individuare, magari tra le maglie degli sprechi di aziende partecipate inutili, nuove risorse per le fasce sociali più deboli. La nostra attenzione a queste famiglie che, tra mille difficoltà, curano i propri cari è alta e siamo impegnati nel reperimento di voci che possano andare a rimpinguare l'esangue fondo per la non autosufficienza. Per esempio, abbiamo impegnato questa giunta a destinare i residui attivi dei resoconti dei gruppi consiliari al fondo e ad altre iniziative di carattere sociale. Con queste risorse non si risolverà il problema, ma pensiamo sia un atto dovuto verso le fasce più deboli da parte di una classe politica che può e deve dimostrare di essere vicina ai cittadini che rappresenta. Speriamo solo che, come spesso è accaduto, anche quest'ordine del giorno da noi proposto non resti lettera morta per il presidente Burlando e la sua giunta».