La Toscana è una grande Regione, con molti problemi in particolare nella sanitଠgovernata da una classe politica assai determinata e sostanzialmente unita ed ha capito tra le prime che occorreva affrontare lo scenario in evoluzione, ed in peggioramento per quanto riguarda la disponibilità di risorse, con una forte assunzione di responsabilità
Mi piace pensare che questa chiarezza di visione sia stata anche condizionata dal tessuto imprenditoriale e produttivo che poco dipende dalle provvidenze pubbliche e molto dalle proprie capacità.
Se quanto precede ha fondamento occorre approfondire il tema sul tavolo evitando posizioni critiche di mera difesa dell*esistente.
Confindustria La Spezia non ha motivo di lamentarsi dell'Autorità di Bacino, con cui interloquisce positivamente apprezzando la disponibilià dei suoi dirigenti ma ha molto da criticare per l'insieme di Istituzioni che hanno competenze nell*area del fiume e che, proprio per questo pluralismo, giocano partite diverse risolvendo il tutto in immobilismi deprecabili e deprecati.
Regioni, Provincie, Comuni, Ente Parco, Autorità di Bacino paiono davvero sovrabbondanti, ridondanti e controproducenti visto che, talvolta, non si parlano neppure.
Ad avviso di Confindustria La Spezia occorre concentrare le competenze, e quindi le responsabilità che oggi è complicato attribuire, semplificando una situazione largamente insoddisfacente per i cittadini e le imprese.
Affrontiamo quindi il tema proposto dalla Regione Toscana non con la bandiera della conservazione dell'esistente, che non va bene, ma con quella dell'efficienza istituzionale, dell'etica della spesa pubblica, della capacità professionale, della semplificazione burocratica. Tutti reclamano riforme, pochi sono disposti ad affrontarle.