In questo agosto rovente, solo brevemente intervallato da fugaci temporali che non hanno portato quasi nessun refrigerio, la politica riflette anche sotto l’ombrellone. L’epicentro di queste elucubrazioni è al momento il litorale compreso tra Marinella di Sarzana e Fiumaretta.
Allo stabilimento Zena, il più antico della Liguria che questa mattina ha festeggiato la nascita del piccolo Pietro e l’arrivo della sesta generazione di questa dinastia di balneatori, squilla spesso il telefono di Carola Baruzzo, presidente dell’assemblea provinciale del Partito Democratico. Il suo nome è tra quelli che circola più insistentemente per essere inserito nella lista dei cinque candidati dem al consiglio regionale.
Scontata la discesa in campo di Davide Natale, a caccia della riconferma, potrebbero rompere gli indugi anche il segretario provinciale Iacopo Montefiori e il sindaco di Luni Alessandro Silvestri. Tra le donne, oltre alla Baruzzo, hanno dato la propria disponibilità a correre la sindaca di Santo Stefano Paola Sisti e quella di Riomaggiore Fabrizia Pecunia, e in posizione più defilata Michela Marcone, alla guida del comune di Varese Ligure dal 2004 al 2014.
La scelta definitiva sarà fatta nei prossimi giorni, con la volontà di chiudere il prima possibile per gettarsi a capofitto in una campagna elettorale che vedrà con tutta probabilità Andrea Orlando essere l’alfiere della coalizione del centrosinistra. Tre volte ministro, parlamentare ininterrottamente dal 2006, Orlando, espertissimo navigatore dei mari della politica, sta cercando di dissipare gli ultimi dubbi circa una sua discesa in campo, dicendosi “pronto a fare un passo indietro se si trovasse un candidato più aggregante di lui”. Ma dal suo entourage filtra una sua forte determinazione a raccogliere la sfida e a cimentarsi nell’impresa.
A poche centinaia di metri dallo stabilimento Zena, la distanza che separa Marinella da Fiumaretta, si trova il bagno San Marco, storicamente il luogo del buen ritiro estivo dell’ex governatore Giovanni Toti e del suo delfino, l’ex assessore Giacomo Giampedrone. Proprio da quest’ultimo nei giorni scorsi sarebbe partita una telefonata al sindaco della Spezia Peracchini con la richiesta di inserire un proprio assessore all’interno di una lista di area moderata che raccolga in qualche modo l’eredità totiana. “Pierluigi dal centrodestra hai ricevuto tanto, abbiamo bisogno di un tuo gesto di generosità, lascia che un tuo assessore, seppure molto importante all’interno della giunta, possa essere libero di candidarsi”, questo il senso del ragionamento.
In fase di intensissima discussione interna anche la Lega, mentre sono più chiare le idee di Fratelli d’Italia, che ha già pronti tre dei cinque nomi che andranno a comporre la lista. Pronti a battagliare per conquistare un seggio in consiglio regionale il sindaco di Lerici Leonardo Paoletti, il vicesindaco di Sarzana Carlo Rampi e il coordinatore provinciale del partito Davide Parodi.
Resta nel centrodestra, ancor più che nel centrosinistra, il rebus del candidato presidente, con in rialzo nelle ultime ore delle quotazioni di Marco Scaiola e Ilaria Cavo.
Nonostante il caldo ed un periodo tradizionalmente destinato alle ferie sono giorni di intensissimi colloqui e riunioni da ambo le parti, con telefonate interminabili e cene più o meno segrete in verande e terrazze. Il tempo stringe e fare un pronostico appare più complesso che interpretare i disegni che le onde tracciano infrangendosi sul litorale di Marinella e Fiumaretta. Quello che oggi sembra sicuro è che sarà una sfida all’insegna del grande equilibrio, dove a fare la differenza potrebbero essere anche poche migliaia di voti.
