Ieri pomeriggio, in Piazza De Ferrari, si è tenuta la manifestazione promossa dal PD, e che ha poi visto convergere quasi tutto il centrosinistra, per chiedere le dimissioni di Giovanni Toti.
Sul palco Elly Schlein (PD), Giuseppe Conte (M5S), Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli (verdi-sinistra). Presenti anche molti consiglieri regionali di centrosinistra e il deputato Andrea Orlando.
Elly Schlein, segretario del PD, ha sottolineato: "Il futuro di questa regione sia rimesso nelle mani dei liguri. Toti si deve dimettere perché sta tenendo ai domiciliari anche la Liguria. Questa paralisi non fa bene alla Liguria, che ha bisogno di rimettere in piedi la sanità pubblica, di maggiore attenzione a bambini ed anziani e deve dare opportunità ai giovani".
Le ha fatto eco Giuseppe Conte: "Non siamo qui per emettere sentenze di condanna, non siamo un tribunale. Ma Toti non deve emettere una sentenza di condanna nei confronti dei liguri".
Sulla stessa linea Fratoianni che ha chiamato tutti a "fare insieme questa battaglia di civiltà".
"Vogliamo - ha ribadito - che si vada a votare e vogliamo proporre insieme un'alternativa".
LE REAZIONI DELLA POLITICA LIGURE
PRESIDENTE AD INTERIM PIANA: "FALLIMENTO DELL'IDEOLOGIA A SENSO UNICO"
"Il poker di assi della parte progressista alla fine non c'è stato: quattro big dell'opposizione Schlein, Conte, Fratoianni e Bonelli oltre a tutti gli esponenti regionali non sono bastati per riempire piazza De Ferrari di militanti ieri sera, vuota per tre quarti. Non saranno ideologie a senso unico, che peraltro hanno mostrato tutta la lora debolezza e di non attecchire con i liguri, a minare la stabilità di una Regione che prosegue nel solco della continuità e nella sana dialettica democratica, pronta ad ascoltare i territori con reattività e proposizione.
Contrapponiamo responsabilità alle boutade elettorali, il garantismo al giustizialismo. La sinistra dimostra compattezza solo nella sterile protesta, nel tentativo di rovesciare un mandato eletto a maggioranza dai cittadini, ma non ha una visione oltre ai no a prescindere.
La maggioranza invece si dimostra unita per non fermare questa Regione e la sua crescita con investimenti coraggiosi che hanno aumentato la competitività dei nostri comparti di eccellenza e portato a crescenti investimenti, premiati sul fronte dell'economia e della sostenibilità come ha dimostrato anche la parifica del rendiconto emessa proprio ieri dalla Corte dei Conti, sezione regionale di controllo, oltre ad interventi che il territorio aspettava da anni, come la prossima riapertura della Via dell'Amore, seguendo un modello del fare che ha fatto crescere la nostra regione e che non può essere cancellato con un colpo di spugna".
CAVO E BOZZANO (LISTA TOTI): "MANIFESTAZIONE ALL'OMBRA, I LIGUORI DICONO NO AL GIUSTIZIALISMO"
"Il centrosinistra scende in piazza per riempire solo la parte all'ombra di De Ferrari: non valeva la pena evidentemente soffrire un po' di caldo per riconsegnare la Liguria a chi vuole riportarla indietro di 20 anni. Lo hanno capito anche i liguri che non si sono piegati al giustizialismo miope dell'opposizione – peraltro spaccata anche in questa occasione –, pronta solo a spazzare via ogni principio di garantismo, di presunzione di innocenza e di democrazia. E intanto il gongolare per gli ultimi accadimenti, tutti da dimostrare, non può che far male alla Regione.
Di certo lo fa a questa opposizione che dal palco dice cose tutte diverse. Con Conte che intuisce il flop e dice che la manifestazione "non è per chiedere le dimissioni di Toti" e Bonelli che lo smentisce subito al grido di " a casa, a casa". Con Elly Schlein che prova a darsi un'altra possibilità, ripetendo che questa è sì "una bellissima piazza', ma si autoconsola dicendo che "ce ne saranno altre". Poche idee e ben confuse per chi ha tentato di tenersi unito grazie al giustizialismo.
Come è stato autorevolmente osservato, portare la gente in piazza contro un uomo ferito e impossibilitato a reagire non è fare politica, è commettere un'infamia.
Ora attendiamo dichiarino essere scesi in piazza in oltre 1500... Benissimo. Ma l'altro milione e mezzo di abitanti liguri, dov'è?
Dal canto nostro, rimaniamo fiduciosi che la verità emergerà e che il presidente Toti potrà continuare a guidare la Liguria verso un futuro prospero e sicuro".
Agli esponenti della lista Toti replica DAVIDE NATALE, SEGRETARIO PD LIGURIA
La Lista Toti dovrebbe solo tacere. Pensare ai problemi che la attraversano, non solo quelli giudiziari, ma soprattutto politici. Con una giunta che in piazza De Ferrai dice una cosa e un presidente sospeso che ad Ameglia ne dice un'altra. Mentre la sanità è allo sfascio e i giovani non riescono a costruire il loro futuro in Liguria, Cavo e Bozzano perdono il loro tempo a commentare una piazza colorata e festosa che guarda avanti e a tutti e non all'interesse del singolo. Siamo partiti per costruire insieme il futuro della Liguria, loro invece in questo modo irridono i tanti cittadini che hanno dato un segnale per voler voltare pagina. Un atteggiamento inaccettabile. Dove andava messo il palco lo ha deciso l'amministrazione comunale e dove gira il sole non l'ha deciso il PD ligure ma il Big bang al momento della formazione dell'universo.
IL SEGRETARIO PROVINCIALE DEL PD SPEZZINO IACOPO MONTEFIORI: "LIGURIA IN OSTAGGIO DI TOTI"
"Anche dalla Spezia sono partiti più pullman in direzione Genova dove si è tenuta la manifestazione per dire che "la Liguria ha diritto a un futuro" e che oggi è tenuta in ostaggio ai domiciliari da Toti e dalla Destra. In piazza per dire che ci sono idee e progetti comuni sul futuro della Liguria! Stiamo arrivando, l'alternativa c'è".
(Foto da FB Partito Democratico Liguria)