Presente a Deportibus, il Ministro Nello Musumeci ha risposto ad alcune domande della stampa, prima dell'inizio dell'evento inaugurale di Deportibus.
In questi giorni la Liguria è balzata alla cronaca per l’inchiesta che sta interessando il Governatore Giovanni Toti
Mi dispiace naturalmente per quello che è accaduto al presidente Toti, che è mio amico e con il quale sono stato collega quando guidavo la Regione Sicilia. Mi auguro che possa presto dimostrare la sua estraneità ai fatti contestati. Certo qualche dubbio sorge ma voglio continuare ad avere fiducia nella Magistratura.
Il mare ha bisogno di infrastrutture, la Liguria è in questo momento, Genova in particolare ma anche La Spezia, piena di potenziali investimenti. C'è preoccupazione che questo caos possa rallentarli o addirittura essere fatale per queste opere?
Assolutamente la Pubblica Amministrazione in tutte le sue articolazioni deve andare avanti. Le vicende giudiziarie non debbono assolutamente intralciare una prospettiva di crescita e di sviluppo, che qui alla Spezia diventa non una speranza, ma una certezza, per la storia, per le potenzialità di questa infrastruttura portuale. Soprattutto il Mediterraneo torna ad essere centrale anche per ragioni geopolitiche, che prescindono dalla nostra volontà. Abbiamo riscoperto il valore di questo Medio Oceano tra l'indo Pacifico da una parte, e l'Atlantico dall'altra. Dobbiamo entrare in competizione anche con i paesi del Nord Africa che si stanno attrezzando, quindi una rete portuale adeguata, digitalizzata, aperta alla informatizzazione, può diventare uno strumento di seria competizione per la crescita delle nostre regioni, in un contesto internazionale incerto, ma nel quale abbiamo il dovere di entrare a pieno titolo.
Le si sta interessando anche a quello che è sotto il mare…
Stiamo preparando una legge sulla dimensione subacquea. Sono convinto che nel prossimo futuro la partita dell'Italia internazionale si gioca su due dimensioni, lo spazio e la subacquea, della quale dimensione conosciamo soltanto il 20%. Quindi una legge organica che ponga regole per intervenire in questo mondo sommerso diventa una necessità. Forse entro un mese riusciremo a presentarla al Consiglio dei Ministri. Al tempo stesso, con il nuovo parlamento, con la nuova commissione a Bruxelles, vorremmo confrontarci con le istituzioni europee perché anche lì manca una legge quadro che faccia riferimento al contesto del subacqueo nel Mediterraneo, come entrarci e con quali regole, su un terreno di pari dignità e di responsabilità fra le nazioni interessate.
Il "Piano del Mare" rivolge l'attenzione anche alla nautica, un settore importante in Italia
Siamo i primi, o se volete, fra i primi nel mondo, sia per esportazione, sia per qualità di produzione, sia per domanda di posti banca: ne abbiamo 160.000 nelle nostre coste, ma ne servono migliaia e migliaia di più ancora. Sarebbe un peccato voltare le spalle a questa opportunità: per creare un porto turistico servono procedure attualmente molto lunghe, snervanti attese. Ecco la funzione del CIPOM, Il comitato che ho l'onore di presiedere, è anche quella di snellire le procedure, di mettere attorno a un tavolo tutte le amministrazioni dello Stato che si occupano di un determinato problema, una sorta di Conferenza di Servizi. E’ una nuova fase quella del mare che torna centrale nell'agenda di Governo: non c'era mai stata una struttura per il mare e il presidente Meloni l’ha fortemente voluta. Speriamo di poter trovare la necessaria cooperazione fra il pubblico e il privato.