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Futuro dell'area Enel, Peracchini: "Il tavolo istituzionale c'è già" In evidenza

La replica del sindaco alla conferenza stampa del Partito Democratico.

Ancora una volta il Pd attacca l’Amministrazione fornendo informazioni confuse e non rispondenti al vero. Per chiarire le idee agli esponenti del Partito Democratico ricordo che nel 2013 il ministro Orlando aveva firmato l’Aia che consentiva di bruciare carbone: in cambio dell’autorizzazione, ai tempi in cui Davide Natale era Assessore, alla città arrivarono da Enel circa 18 milioni di euro che ancora ci stiamo chiedendo come e dove siano stati utilizzati.

È stato l’impegno e il lavoro di questa Amministrazione Comunale ad ottenere lo spegnimento del gruppo a carbone e concretizzare il processo definitivo di dismissione e demolizione della centrale termoelettrica “Eugenio Montale” e, con certezza, ciò rappresenta una svolta fondamentale per la città in termini di salute pubblica e sostenibilità ambientale, aspetto che evidentemente non interessa al Pd.

Su input della maggioranza di centro-destra infatti è stata approvata, nella scorsa consiliatura, una variante Puc che ha previsto che nell’area Enel si possano realizzare insediamenti industriali e artigianali e non più la produzione di energia da fonti fossili. In data 15 giugno 2023, inoltre, il Comune ha sottoscritto un protocollo con Enel volto a garantire il recupero ad uso pubblico di aree già impegnate dalla centrale elettrica, la promozione di progetti per la riqualificazione del sito, lo sviluppo di un polo energetico innovativo e sostenibile, oltre che iniziative di carattere industriale. Il tavolo istituzionale da loro auspicato esiste già ed è un continuo confronto diretto, riservato, tra le Istituzioni e la proprietà perché, ricordo, Enel è una società privata quotata in borsa e nel nostro paese le società e le proprietà private sono ancora tutelate dalla legge.

Quando serviranno confronti pubblici la disponibilità ci sarà così come c’è sempre stata, ma non per fare chiacchiere. La demolizione delle cisterne, delle tre gru di trasbordo del carbone, del nastro trasportatore ed entro il prossimo anno della ciminiera sono fatti concreti che dimostrano che il processo di trasformazione sta andando avanti.

Le dichiarazioni espresse dagli esponenti Pd si commentano da sole: affrontano un tema tanto delicato come uno spettacolo di cabaret, poche idee, confuse e false. Il fatto grave è che queste persone hanno rappresentato la classe dirigente di questo Comune e se fosse stato per loro gli spezzini respirerebbero ancora carbone, ma fortunatamente gli elettori ne hanno già giudicato l’operato.


Pierluigi Peracchini
sindaco della Spezia

 

 

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