La segretaria del PD Elly Schlein ha colto l'invito del Partito Democratico ligure e, nel primo pomeriggio, ha incontrato la direzione del carcere della Spezia, per parlare della situazione carceraria e conoscere le attività che vengono svolte all'interno del carcere.
“Il PD vuole dare attenzione alle carceri, luoghi dove si restringono le libertà delle persone - ha dichiarato Schlein. - L'attenzione da parte nostra è duplice: sia a chi si trova detenuto sia a chi vi lavora all’interno. Ci vuole attenzione di politica e istituzioni, necessario mettere risorse per edilizia carceraria, dato che le ristrettezze di spazi rendono più difficile la vita dei carcerati e di chi lavora e vigila nell’istituto".
Uno sforzo che deve coinvolgere istituzioni e comando della penitenziaria per creare un futuro ai detenuti: "Importante che via sforzo e attenzione nella direzione dell'istituto e del comando della penitenziaria verso l’opportunità di percorsi sociali e ricreativi. Dare opportunità e speranza anche per il futuro, senza essere abbandonati quando escono.
Un ruolo, quello delle istituzioni, necessario per far cessare i pregiudizi nei confronti dei carcerati: Le istituzioni devono mettere in campo percorsi per rifarsi una vita, curare la professionalità per non rischiare di ricadere in sbagli una volta usciti da qui. Importante fare esperienze che riducano il muro del pregiudizio, per capire che qui non c’è un’umanità altra, è la stessa umanità che può sbagliare e paga, ma rimangono persone con diritti e la costituzione parla chiaro in tal senso”.
“Una visita importante quella che la segretaria nazionale del partito democratico Elly Schlein ha voluto fare alla Casa Circondariale di Villa Andreino della Spezia - ha affermato Jacopo Montefiori Segretario Provinciale del Partito Democratico - per toccare con mano quelle che sono le condizioni di chi lavora all’interno ovvero il Corpo di Polizia Penitenziaria, funzionari, dirigenti e ovviamente anche le condizioni dei detenuti. Una struttura dove, anche grazie al contributo di soggetti esterni, vengono messi in campo percorsi riabilitativi, quindi non solo detenzione ma anche riabilitazione in vista di un reinserimento nella società.
Una tappa importante di cui voglio ringraziare prima di tutto chi ha reso possibile questa nostra visita ovvero il Corpo di Polizia Penitenziaria, la Direttrice e tutto il personale coinvolto e anche appunto la segretaria che ha avuto la sensibilità di voler fare questa importante visita”