"Preme precisare che il cronoprogramma dei lavori in Piazza Cavour è sempre stato rispettato dal Comune e le interruzioni sull'avanzamento sono state richieste dagli stessi ambulanti in svariati periodi dell'anno, a cui noi siamo prontamente andati incontro per rispondere alle loro necessità. Per quanto riguarda Via dei nobili non si tratta di un cantiere abbandonato, ma di un'area necessaria per il deposito dei materiali di cantiere che occupa un massimo di 4 parcheggi e che, con i lavori interrotti e quindi senza la presenza della ditta in loco, può generare incuria ma sempre pulita e risistemata dal Comune.
Ad ottobre, in sede di riunione, l'Amministrazione aveva programmato la ripartenza dei lavori ovvero: il rifacimento delle corsie laterali della piazza, la risistemazione della corsia centrale, la piantumazione delle piante, il posizionamento degli arredi e il posizionamento dei paletti di delimitazione. Anche in questo caso abbiamo nuovamente accolto le richieste degli ambulanti, rimandando a dopo Natale l'avvio dei lavori e si sottolinea che il pavimento non è stato sbagliato ma, sempre per aderire alle richieste degli operatori, verniciato in modo da consentire una migliore e più facile pulizia. Inoltre, constatato che si verificavano infiltrazioni in alcune parti del tetto che hanno origine già dalla costruzione stessa della piazza, è stato programmato un ulteriore intervento di impermeabilizzazione.
Per quanto riguarda l'insoluto non si tratta di una caduta di stile, ma un dato oggettivo che sicuramente non va a favore dell'equità fiscale tra tutti gli operatori, soprattutto verso coloro che risultano tempestivi nel pagamento. Secondo i dati 2023 sull'anno 2022 il costo totale annuo di piazza del mercato risultava pari a € 638.273,22 di cui il dovuto dagli operatori pari a € 156.683,63 (tenendo conto che il calcolo era su 9 mesi in quanto esenti sino a marzo 2022) e i dati fanno emergere che l'insoluto è pari circa al 30%. Nel 2023 la situazione è peggiorata e l'insoluto sul totale dovuto si aggira tra il 35 e il 40%.
Si ritiene inoltre giusto precisare che, al momento, non ci sono i requisiti di legge che ci consentano la sospensione del pagamento del suolo pubblico e l'aumento del canone mercatale non è una scelta dell'Amministrazione, ma trattasi dell'adeguamento Istat che colpisce ogni ambito della nostra vita. Ribadiamo la piena disponibilità ad andare incontro, per quanto nelle nostre possibilità dettate dalla legge, a coloro che ogni giorno offrono un servizio così prezioso per la cittadinanza, evitando strumentalizzazioni di sorta.
Pietro Antonio Cimino e Marco Frascatore
Assessori Comune della Spezia