"Sull'ex centrale Enel della Spezia auspico che il neo-assessore Alessio Piana possa lavorare per far tornare la Regione protagonista nella decisione sulla nuova destinazione d'uso dell'impianto. Ricordo che parliamo di un'area vasta, posizionata in un'area strategica, che può diventare una grande opportunità per La Spezia e per tutta la Liguria". Così il consigliere regionale della Lista Sansa Roberto Centi, che durante il Consiglio di stamane ha presentato un'interrogazione per chiedere alla Giunta le intenzioni della Regione sull'area dell'ex centrale "Eugenio Montale".
"La centrale termoelettrica, costruita negli anni Sessanta, ha da subito rappresentato una grande opportunità di lavoro per il territorio, diventando poi un grande problema dal punto di vista epidemiologico e delle bonifiche necessarie – ricorda Roberto Centi - Parliamo di una vasta area che può rappresentare una grande opportunità per tutta la Liguria se riconvertita in un progetto in grado di offrire lavoro e soluzioni ambientalmente sostenibili". Sulla nuova destinazione d'uso dell'ex centrale di Vallegrande Roberto Centi sottolinea come ci siano stati due passaggi, nella risposta dell'assessore Piana, che hanno destato forti preoccupazioni.
"Trovo assurdo che la Regione sia rimasta all'oscuro del protocollo d'intesa che il Comune della Spezia ha condiviso con Enel per il futuro dell'ex centrale – rimarca il consigliere regionale - Inoltre trovo grave che Enel abbia abbandonato il progetto d'investimento sull'idrogeno verde, legato ai fondi Pnrr, solo in seguito al cambio del management aziendale, pur sapendo da principio che ad un livello strettamente economico si sarebbe trattato di un investimento non molto proficuo".
"In questa vicenda così ingarbugliata – conclude Roberto Centi – auspico che la Regione torni protagonista, coinvolgendo l'azienda, il territorio e le parti sociali per individuare in modo condiviso la nuova destinazione d'uso dell'area. La posizione strategica che occupa ci permette di poter immaginare soluzioni legate alla filiera della cantieristica navale, alla produzione dei pannelli fotovoltaici o ad altre soluzioni; diverse da quella del turbogas su cui il Consiglio regionale si è già espresso due volte (la seconda all'unanimità) in modo negativo".