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Consiglieri di minoranza: "Urgente affrontare le criticità della sanità" In evidenza

di Ginevra Masciullo - La sanità ligure continua a destare preoccupazione. I gruppi di minoranza nel consiglio comunale spezzino richiedono una seduta straordinaria sul tema.

Hanno incontrato i giornalisti il giorno prima del consiglio comunale straordinario sulla sanità per spiegare quali siano le ragioni alla base della richiesta di una seduta fuori calendario che possa far assumere al consiglio comunale una posizione.

Martina Giannetti, capogruppo PD, ha illustrato alcuni dati significativi per comprendere lo stato dell’arte nella nostra Asl e in regione: “Come forze di minoranza abbiamo chiesto un consiglio comunale straordinario perché sentiamo la necessità di discutere in una seduta del consiglio ad hoc di una situazione sentita dagli spezzini, quella della sanità. Secondo i dati che abbiamo metà cittadini ricorre al privato per le visite e la migrazione sanitaria è ormai strutturale, infatti c'è un dato regionale su questo 7 persone su 10 ritengono che sia difficile ottenere una visita in tempi ragionevoli, un terzo dei cittadini si è trovato davanti liste d’attesa più lunghe di 6 mesi.”

I problemi segnalati dalla minoranza sono vari: criticità nell’organizzazione, ritardi, mancanza di personale, problemi legati alle strutture e difficoltà della medicina territoriale. Davanti ad una situazione del genere i consiglieri esprimono l’urgenza di destinare maggiori risorse alla sanità pubblica e ripensare le modalità di lavoro in sinergia con la medicina territoriale. La Liguria detiene un record che dovrebbe quanto meno far riflettere: il numero più alto in Italia di accessi al Pronto Soccorso con codice bianco, un dato che potrebbe essere ricondotto alle criticità anche nella distribuzione di assistenza sul territorio.

Il futuro non sembra roseo, i consiglieri si interrogano sulle spese che Asl5 dovrà affrontare e sull’ospedale del Felettino che ancora prima di essere costruito desta dubbi sul numero di posti letto disponibili, 400 non è infatti un numero ritenuto capace di soddisfare la domanda di prestazioni sanitarie nel nostro territorio.

L’auspicio della minoranza è che il sindaco prenda posizione e faccia da garante per la situazione della Asl5, facendo sentire la propria voce in regione. Alla situazione locale il consigliere regionale lista Sansa Roberto Centi accosta una criticità più estesa che interessa l’intera regione: “Nel pomeriggio ci verrà illustrato il piano socio sanitario che verrà presentato oggi in Commissione Sanità. Di fondo emerge la filosofia del libro dei sogni che mostra i due elementi fondamentali della nostra sanità: l’impronta aziendalistica e un accentramento su Genova. Basti considerare per esempio la chirurgia bariatrica -sottolinea Centi- la Liguria ha il pre-operatorio, poi si mandano i pazienti in Lombardia e poi si ritorna al post operatorio. Come se non bastasse in una regione criticabile, Spezia è in una situazione ancora più critica con le Asl1 e Asl2 che diventano il centro della sanità, mentre la Asl5 rischia di essere unita alla Asl4 e diventare il fanalino di coda di una sanità già problematica.”

Le carenze nell’azienda socio-sanitaria portano tanti professionisti a lasciare il nostro territorio per andare verso altre strutture, dove l’organizzazione è ritenuta migliore e si preferisce lavorare in strutture più nuove.

Il consigliere Franco Vaira, medico di professione, ha messo l’accento sull’urgenza che si vive: “Purtroppo constatiamo un reale disagio della popolazione che fa le spese anche della difficoltà nell'organizzazione tra medicina territoriale e strutture. Nella nostra provincia abbiamo per esempio l’ospedale di Sarzana che rischia di essere totalmente declassato e -continua Vaira- nonostante la situazione non sono mancati i tagli, sono stati infatti levati 35 mln di euro alla sanità per colmare un buco di bilancio.

Il consiglio comunale sarà “L’occasione per discutere un tema così sentito dalla popolazione, far venire fuori le idee delle altre forze politiche. Si tratta di una mozione importante per portare in Regione la voce dei territori -afferma la consigliera Giorgia Lombardi- Serve un sindaco che inizi a battere alle porte del governo della Regione per chiedere risorse e provvedimenti per la nostra Asl.”

A concludere la conferenza è il consigliere Massimo Lombardi che sottolinea: “La mozione ha la pretesa di avere un focus attuale sulla sanità che versa in condizioni devastanti, il problema è di chi oggi ha bisogno di essere curato. Il personale medico, infermieristico e paramedico come fa a lavorare in questa situazione? I punti della mozione sono netti, pretendiamo investimenti nella sanità pubblica perché venga fermato il disegno che vuole svuotare il pubblico a favore del privato. C'è bisogno di una risposta dal consiglio comunale ma anche dalla città, nessuna strumentalizzazione politica e una decisione compatta per portare l'istanza nelle sedi opportune".

 

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