Una festa lunga oltre tre ore, che ha raggiunto circa 1000 partecipanti quando ha parlato Cristina Ponzanelli e una media tra le 400 e le 500 persone durante tutta la giornata.
Una piazza Luni gremita in ogni suo angolo e come mai di persone, bandiere e un clima di festa e commozione, specie nel momento di introduzione di Cristina Ponzanelli, che ha ripercorso i cinque anni di impegno che stanno cambiando la Città. “Cinque anni fa, quando cominciavamo questa avventura - ha ricordato Cristina Ponzanelli - alcuni locali non ci volevano accogliere, perché avevano paura. Vi faccio una promessa, a Sarzana non capiterà mai più e nessuno avrà mai più paura ad esprimere le proprie opinioni, o a dedicare i propri spazi agli altri. Loro hanno un metodo: quando non hanno argomenti, e questa loro campagna è persino imbarazzante per quanto sia vuota, lanciano paure e raccontano balle per soffiare sulla paura delle persone, o attaccano chi osa minacciare il loro vecchio sistema di potere. Ci hanno detto che sarebbe stato chiuso il Pronto Soccorso ed era una balla, oggi non avendo nient’altro da dire ci raccontano che sarà chiusa la scuola di Ghiaia, ed anche questa è una balla. Questa è la loro mentalità: non c’entrano neppure nulla destra e sinistra, è soltanto un sistema di potere che ha sfruttato Sarzana per reggere se stesso oltre quarant’anni e che non accetta ancora oggi di essere intaccato, che vuole tornare a riprendersi in mano tutto. Un Gattopardo o un Leviatano che si vuole rigenerare all’infinito, per governare sempre e sempre con gli stessi, magari raccontando di voler proteggere la sanità o il commercio dopo averli distrutti. Ma non hanno fatto i conti con i sarzanesi. Abbiamo deciso, cinque anni fa, di cambiare insieme."
Continua Ponzanelli: "Abbiamo affrontato crisi e momenti drammatici, ma abbiamo avviato un cambiamento epocale per questa Città. Da zero abbiamo progettato, finanziato per oltre dieci milioni di euro e costruito una nuova scuola, che è già un esempio e un modello per tutta Italia. Non è stato facile, ci siamo impegnati ogni giorno e ogni ora. Ci hanno provato a fermare in ogni sede, in Consiglio Comunale e addirittura in Parlamento, perché pur di far male a noi sono disposti a far male a Sarzana. In cinque anni, e nonostante una pandemia, i turisti stranieri sono cresciuti del 100%, abbiamo ottenuto più finanziamenti per Sarzana in 5 anni che nei 50 precedenti, sono stati aperti cantieri per una media annua del +700% rispetto agli anni passati, chi commette reati a Sarzana non è più impunito, da 2 abbiamo realizzato oltre 120 telecamere. Insieme, oggi noi sarzanesi abbiamo una scelta: da una parte chi le scuole le chiudeva, come la XXI Luglio, o abbandonava i bambini in scuole insicure come le Poggi; dall’altra chi le scuole le riapre come a Crociata e progetta la riapertura della XXI Luglio, o costruisce da zero la nuova scuola Poggi. Da una parte chi ha governato la Città per 40 anni, riempendo di debiti i sarzanesi di oggi e di domani, senza riuscire a portare un euro a Sarzana, dall’altra chi ha portato più di 70 milioni. Da una parte chi dice no a tutto o chi odia Sarzana, pronto a farle male e a raccontare balle ai sarzanesi per tornare al potere; dall’altra chi la ama, come noi. Sembrava impossibile anche solo pensare cinque anni fa a tutto ciò che abbiamo realizzato - ha concluso Cristina Ponzanelli - lo stiamo facendo e tocca a noi ora costruire ancora più futuro per i prossimi cinque anni."
Hanno partecipato, moderati dal direttore TgCom Paolo Liguori, anche il Ministro degli Esteri e Vicepresidente del Consiglio dei Ministri Antonio Tajani, il Presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, il Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Edoardo Rixi, il sottosegretario del Ministro dell'Istruzione e del Merito Paola Frassinetti e hanno, tutti, mostrato la grande vicinanza e interesse del Governo nazionale e regionale a Sarzana, dove il sindaco Cristina Ponzanelli sta realizzando un lavoro impressionante.
