Le dichiarazioni di solidarietà arrivano da più parti, a sostegno di Massimo Lombardi, dopo le richieste di dimissioni avanzate da Fratelli d'Italia.
Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista, coordinamento di Unione Popolare commenta: "Con sprezzo del ridicolo il gruppo di Fratelli d'Italia al Comune della Spezia chiede le dimissioni del nostro valoroso consigliere Massimo Lombardi, reo di aver rivendicato il suo essere comunista. Non prendiamo lezioni di democrazia dai nostalgici del fascismo. Facciamo presente ai nipotini di Mussolini e Almirante che in Italia dichiararsi comunista non è ancora reato.
Lo è stato per un ventennio che si concluse con centinaia di migliaia di morti e il paese in macerie.
Nel nostro paese per la Costituzione e le leggi vigenti continuano a essere reati l'apologia del fascismo e la ricostituzione del partito fascista.
Il compagno Massimo Lombardi, figlio di Aldo che fu tra i fondatori del nostro partito, rappresenta al meglio nel consiglio comunale di La Spezia i valori dell'antifascismo e della sinistra. Sono sicuro che Massimo non si farà intimidire da queste provocazioni. A Massimo la solidarietà di tutto il partito".
Anche Luca Comiti si esprime a sostegno di Lombardi: "La Cgil spezzina esprime solidarietà a Massimo Lombardi, vittima di uno scomposto attacco di Fratelli d'Italia. Massimo da anni sta svolgendo un lavoro importante per la crescita democratica della città e non crediamo proprio che una formazione politica che ha ancora la fiamma tricolore nel simbolo possa dare lezioni di democrazia a chicchessia."
Non manca poi la solidarietà da parte dell'opposizione in consiglio comunale: "Come gruppi di opposizione esprimiamo unitariamente tutta la nostra solidarietà al Consigliere Massimo Lombardi, invitato a dimettersi dal gruppo di Fratelli d'Italia per un'affermazione pronunciata da quest'ultimo durante la seduta consiliare di ieri sera, volutamente e strumentalmente travisata. Un'affermazione utilizzata, a seguito delle illazioni del Consigliere Cenerini, per descrivere in maniera auto ironica il paradosso per cui proprio lui, che si auto definisce comunista e per questo viene tacciato di poca famigliarità con la democrazia, comunque non aveva trovato anti democratico il dibattito consumatosi fino a quel momento. Un dibattito che ha avuto ad oggetto una mozione, votata dalla maggioranza, che dichiara "illegale" un provvedimento approvato dagli organi di un istituto superiore della provincia, in maniera decisamente meno attenta alla democrazia rispetto ad una frase travisata.
Il Consigliere Lombardi si distingue in tutti i contesti, da quello di Commissione a quello dell'aula di Consiglio, per il proprio rispetto delle istituzioni democratiche e dei valori della nostra Costituzione. Sfidiamo gli altri esponenti della maggioranza a dichiarare il contrario, sapendo che non potrebbero, perché la storia del Consigliere Lombardi parla per lui.
Questo è l'ennesima arma di distrazione di massa, nonché l'ennesimo attacco nei confronti di un'opposizione che questa maggioranza vorrebbe muta e inerme, ma che sfortunatamente per quest'ultima non si fa impressionare e continua assiduamente nei propri doveri nei confronti della cittadinanza".
I gruppi di opposizione tutti."