"Il progetto di alienazione della ex scuola 'Ravecca' di Porto Venere è un tema che, benché tecnicamente ascrivibile alle responsabilità comunali, meriterebbe una riflessione politica anche su scala regionale visto che in si tratta di un bene storico e pubblico, al centro di un sito UNESCO". Così il consigliere regionale della Lista Sansa, Roberto Centi, che dopo un lavoro condiviso sul territorio insieme alla consigliera Francesca Sacconi, ha presentato un'interrogazione sul tema durante la seduta di Consiglio di stamane.
"L'assessore Scajola mi ha risposto in modo formalmente corretto ma non soddisfacente per i contenuti politici che sono stati abilmente evitati – sottolinea Centi -. Porto Venere è una terra in cui da anni l'amministrazione comunale sta portando avanti progetti di alienazione di beni pubblici con il solo scopo di permettere a dei privati l'insediamento di attività turistico ricettive. Ancora prima dell'ex scuola 'Ravecca' occorre ricordare il tentativo di vendita dei 104 metri quadrati adiacenti a piazza Spallanzani definiti dal sindaco 'un frastaglio', oppure l'alienazione dell'immobile della Crocetta con il suo muro pantesco".
"Tutte questioni locali che hanno però una rilevanza politica regionale visto che il sindaco di Porto Venere, Matteo Cozzani, è anche capo di gabinetto del governatore Giovanni Toti e quindi potrebbe aver avuto elementi di conoscenza e influenza diretti sul problema – conclude Roberto Centi -. Per questi motivi considero la risposta alla mia interrogazione di oggi per nulla soddisfacente".