Il presidente della giunta regionale, ancora una volta, vuole farci credere che il nostro territorio non è abbastanza bello e che dobbiamo valorizzarlo per renderlo ancor più appetibile ai turisti.
Ma il turismo, nel Golfo della Spezia, è presente sempre più prepotentemente, ne stiamo diventando succubi e, purtroppo, non è gestito e organizzato come meriterebbe.
I turisti sono sempre di più, stanno riempiendo le strade e i borghi, i flussi non sono governati, con conseguenze disastrose per l'ambiente e la qualità della vita dei residenti.
Ormai in tutto il mondo si è compreso il valore del turismo intelligente, il valore del turismo che non sia quello mordi e fuggi, il turismo che ricerca l'unicità dei luoghi e la loro autenticità.
È per questo che Spezia non deve diventare San Diego... la nostra città merita di meglio che essere trasformata in un finto divertimentificio.
E la Palmaria perché dovremmo farla diventare come Capri? La Palmaria è un luogo speciale, unico e inimitabile e il presidente Toti la vuole svilire e snaturare, vuole toglierle la sua identità e così facendo la renderebbe un posto qualsiasi.
Spiace dover ascoltare, dopo anni, le solite trite tiritere dal presidente della regione che non fa altro che ripetere come un disco rotto le banalità sui rovi e i sentieri inagibili (la manutenzione ordinaria sarebbe in carico al Parco di Porto Venere, amministrato da Matteo Cozzani, anche sindaco, anche capo di gabinetto dello stesso Toti).
Nell'anacronistica visione del nostro presidente di regione invece vengono osannate dubbie iniziative di balneazione, che vorrebbero piazzare in bella vista dell'incanto di San Pietro due grandi piscine visibili dalle migliaia di persone che si affacceranno dalle mura.
Caro presidente Toti, se davvero volesse rendere più bella la nostra provincia, più vivibile per i suoi abitanti, più attrattiva per turisti che portino ricchezza e valore aggiunto, allora dovrebbe istituire un Tavolo che comprenda, oltre che le amministrazioni comunali e provinciale, anche le varie associazioni, che possono dare un contributo fattivo ed essenziale. Tavolo che si occuperebbe di istituire un Piano Provinciale del Turismo che possa rendere, davvero e non con una visione miope e fatta solo di numeri, un servizio sia ai residenti che al paesaggio che ai turisti.
Tutta la popolazione sarebbe davvero piacevolmente colpita da una apertura verso la società civile che già si occupa di problematiche che riguardano il territorio e la sua gestione.
Attendiamo un suo riscontro.
Palmaria SI' Masterplan NO