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Riqualificazione lungomare a Lerici, Cambiamo con Passione: "Sbagliati metodo, idee, soluzioni e materiali" In evidenza

 

"La giunta si apra ad un confronto e spieghi ritardi ed incarichi revocati"

"Come sostenuto nel corso dell'ultimo Consiglio Comunale, l' intervento di riqualificazione del lungomare è certamente più che necessario e doveroso, viste le condizioni in cui versa attualmente la passeggiata".

Lo dichiarano in una nota i consiglieri Bucci e Fresco del Gruppo consigliare Cambiamo con Passione - che proseguono: "È un progetto che presenta lacune e su cui abbiamo più di una perplessità.
La prima considerazione è di carattere prettamente estetico e riguarda l'impatto generale che questa riqualificazione avrà sul lungomare: per noi, nel complesso, il progetto non rispetta quelle che sono le caratteristiche del territorio, soprattutto per l'utilizzo dei materiali e delle soluzioni adottate.

Sembra un remake dei progetti (i cui difetti sono sotto gli occhi di tutti) di Piazza Cesare Battisti a Lerici e Piazza Brusacà a San Terenzo.

Progetti anonimi, che starebbero bene (forse) in località come Camaiore ma che risultano totalmente slegati dal contesto territoriale.

Perseverare su questa linea ci pare diabolico!

È vero che le "mattonelline rosse" versano in condizioni tutt'altro che buone, ma è altrettanto vero che rappresentano un elemento caratteristico di Lerici e dei borghi liguri in generale ed è un peccato perderlo completamente.

Ci auguriamo che, in ogni caso, vengano recuperate al fine, magari, di collocarle in una zona ad hoc della passeggiata che potrebbe riprodurre la vecchia versione del lungomare.

Discutibile è, poi, la scelta della pavimentazione in allarmante continuità, appunto, con piazza Brusacà e piazza Cesare Battisti.
Nella zona vicino al parcheggio di moto e scooter si elimina un'area dedicata ai bambini e si crea un anfiteatro con una seduta in legno: scelta veramente discutibile.
Un'ulteriore considerazione riguarda i posteggi dedicate alle moto:
Dal progetto sul primo lotto si vede che da 45 posti se ne preserveranno nella stessa zona soltanto 16.
Nella relazione paesaggistica è scritto che i posti verranno mantenuti.

Quindi sarebbe bene che fosse chiarito qual è l'intenzione finale, questi posti verranno spostati?

E se si, quanti e dove?

Sul punto le risposte della Giunta sono state talmente evasive che sembra non lo sappiano neppure loro: avanzeremo, doverosamente, puntuali richieste presentando un'interrogazione ad hoc.
Sempre nella zona del "Moto P", dal progetto si comprende l'intenzione di eliminare lo scalino esistente attualmente fra la passeggiata e l'asfalto: trattasi di scelta da valutare con grande attenzione perché si potrebbe correre il rischio del transito di moto e scooter sulla passeggiata creando un pericolo per la sicurezza dei pedoni.
Un'altra questione riguarda la pensilina dell'ATC: dal progetto si evince che verrà spostata da una zona più larga e funzionale in una zona dove la carreggiata è più stretta creando quindi una congestione del traffico soprattutto in periodi in cui transitano molti mezzi compresi autobus e navette.

In ultimo ci chiediamo (evidentemente è un limite nostro che non lo abbiamo capito) se lo spazio esterno del bar Costa manterrà la posizione attuale o verrà collocato in altra zona e, nel caso, ci chiediamo dove verrebbe spostato.

Visto che dalla documentazione visionata non è affatto chiaro.

Peraltro, non è neppure chiaro se nel redigere questo progetto ci si sia domandati come andrebbe ad integrarsi con la riorganizzazione della rada che prevede, come noto, interventi non solo nella parte a mare.
Il Sindaco, in Consiglio Comunale, ha giustamente detto che non si tratta di una manutenzione del Lungomare.

Siamo d'accordo: è di un progetto molto importante che stiamo parlando e, come tale, avrebbe meritato, prima di essere presentato in Consiglio, una maggiore partecipazione e condivisione soprattutto con i cittadini ovvero coloro che vivono il territorio 365 giorni all'anno.

Non si è compresa neppure la fretta di far approdare il progetto "purchè fosse" in Consiglio:

se, allo stato, è pronto solo il primo lotto e nulla si sa dei restanti, che senso ha aprire così frettolosamente il dibattito in Consiglio?

Si potevano organizzare più commissioni, si potevano convocare associazioni, comitati di frazione, associazioni di categoria, Sindacati per un confronto che fosse proficuo e nel merito.

Si è scelto di procedere a tappe forzate.

Tutto legittimo, per carità: ma occorre ricordare che un Comune non è patrimonio esclusivo di una parte che vanta la maggioranza in Consiglio ma di una Comunità intera che avrebbe il diritto – e, aggiungiamo – persino il dovere, di esprimersi su scelte così delicate e significative.

Non ci aspettiamo che questa Amministrazione abbia a cuore di incardinare i percorsi partecipativi che vengono adottati con notevoli risultati in molti comuni anche vicini a noi, ma almeno di organizzare un ciclo di assemblee e di incontri senza presentare un progetto a scatola chiusa alla "o beva o anèga".

Cambiare per cambiare non è un buon modo di amministrare.
In ultimo, abbiamo constatato che questo progetto ha avuto un iter amministrativo piuttosto travagliato: ci risulta che dapprima era stato incaricato un progettista esterno e, successivamente, è stato incaricato il responsabile del settore Lavori Pubblici.

Ci siamo chiesti, chiediamo e chiederemo nelle sedi a ciò deputate il perché sia stato revocato il primo incarico, se fosse stato già presentato un progetto complessivo, che parere sia stato offerto dagli organi deputati alle valutazioni paesaggistiche ecc.
Quello che intravediamo è il rischio che su un tema che dovrebbe essere oggetto di larga condivisione e partecipazione si consumi l'ennesimo scontro politico perdendo di vista il merito della vicenda (e il metodo, che in politica è sostanza) come è stato, ad esempio per la questione dei pontili galleggianti, tornati – con tutta la ridda di sciocche mistificazioni e prove muscolari – in auge proprio in questi giorni".

Arianna Bucci

Gabriele Fresco

Cambiamo con Passione

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