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Accesso al mare per Marola, "La Storia Infinita" In evidenza

Il commento dell'opposizione spezzina

 Ieri sera nel Consiglio Comunale della Spezia si è rappresentata l’ennesima puntata dell’inefficienza dell’Amministrazione di centro-destra. Era il 06 giugno 2017 quando alla presenza dell’allora ministro della difesa, ammiragli e quanti altri, fu sottoscritto un contratto di locazione tra il Comune della Spezia (Sindaco Federici) e la Società Difesa Servizi Spa, che prevede l’utilizzo da parte del Comune di una vasta area di 5.400,00 m.q. all’interno delle mura dell’Arsenale, prospicente la frazione di Marola e limitrofo allo storico porticciolo di San Vito, il piccolissimo frastaglio di terreno dove i marolini possono ormeggiare le proprie imbarcazioni, unico spazio a suo tempo concesso loro dopo l’isolamento dal mare conseguente la realizzazione della base militare.

Di questo evento fu dato ampio risalto mediatico, contrariamente a quanto quella giunta era abituata a fare. Cosa prevede quel contratto:

  • 1. Il versamento di un fondo cauzionale di € 5.900,00 entro trenta giorni
  • 2. Un canone di € 5.900,00 all’anno
  • 3. La durata sino al 2035 rinnovabile
  • 4. La destinazione ad uso pubblico dell’area
  • 5. La consegna dell’area entro trenta giorni dalla sottoscrizione del contratto a seguito di un verbale di consegna con la valutazione dello stato di fatto.
  • 6. Dopo la consegna l’esecuzione di opere di divisione dell’area dai terreni circostanti, con opere di sistemazione e, dopo un periodo di accesso controllato attraverso il varco carraio esistente, la realizzazione di un accesso autonomo.

Ci si rende subito conto dell’importanza di questo contratto e delle sue conseguenze, non solo per la Borgata Marinara di Marola, ma per tutta la cittadinanza. Dopo 150 anni Marola può riavere il suo affaccio al mare tanto auspicato. Dopo 150 anni per la prima volta la Città della Spezia riesce ad ottenere un’area all’interno delle mura dell’arsenale per il pubblico e libero accesso ed uso. Un atto importantissimo il precedente che faccia sperare di poter nel futuro riappropriarsi di quelle aree ormai dismesse dalla Marina che sarebbero al contrario la speranza di futuro della Città.

Orbene cosa è stato fatto di tutto ciò. Poco e niente. Ieri sera in Consiglio Comunale si discuteva una mozione della minoranza che chiedeva darsi impulso al completamento dell’iter necessario a poter finalmente godere di quell’affaccio al mare; la maggioranza di centro destra ha presentato un ordine del giorno nel quale ha raccontato una sua verità differente: sopralluoghi, riunioni, accessi alla sovrintendenza per chiedere pareri, un’attività affannosa. Sembrava di leggere la lista della spesa e dei preparativi prima delle feste di Natale.

Tanto rumore per nulla perché oggi a distanza di 6 anni dalla sottoscrizione del contratto l’area a Marola non è ancora fruibile. Un passaggio importante però vi è nella narrazione della nota della maggioranza, una confessione della sua assoluta inefficienza laddove afferma che il 17 maggio 2021 (dopo 4 anni dalla stipula del 2 contratto definitivo tanto pubblicizzato) l’Amministrazione Comunale inoltrava a Difesa Servizi domanda di stipula di contratto definitivo dell’area “in quanto fino a quel momento si aveva contezza del solo contratto preliminare di locazione”.

Il 20 maggio 2021 il Capo Ufficio Demanio di Marina Nord TELEFONAVA dicendo: “Scusate, ma veramente il contratto definitivo è stato firmato 4 anni fa”. Solo dopo altri 3 mesi il Contratto spunta dal cilindro del nostro Sindaco, quello che asserisce di essere andato 3 anni prima in Sovrintendenza a chiedere se era realizzabile una passerella per accedere all’area dalla strada pubblica ottenendo un netto diniego: “Buongiorno sono il Sindaco di Sindachì e passavo di qui, non so di cosa sto parlando perché non ho un contratto né un progetto, ma vorrei fare una passerella a Marola, cosa ne pensate?”

Cosa si evidenzia in tutto ciò, che quanto asserito essere stato fatto prima di quella data altro non è che una narrazione fantasiosa. Cosa poteva fare l’amministrazione e cosa poteva chiedere alla Sovrintendenza se non sapeva neppure di avere sottoscritto un contratto di locazione e che cosa questo contenesse? Ma dopo tale data cosa si è fatto? Praticamente nulla. Se veri, tanti discorsi, ma non sono stati prodotti documenti dai quali dovrebbe risultare la richiesta dell’applicazione del contratto e la consegna dell’area. Sembra quasi vi sia un’avversione verso la popolazione della Borgata marinara, o forse un’incapacità di portare avanti una trattativa con La Marina Militare. In questi ormai sei anni non vi è stata alcuna nuova acquisizione e ciò che è stato fatto in questo senso è solo frutto di chi li ha preceduti. Ora l’Amministrazione si è impegnata a portare avanti la partita per ottenere un risultato utile per la Comunità di Marola e per tutta la Città. Se questi sono i preamboli grande è il timore di un insuccesso.

I Consiglieri e le Consigliere di minoranza

Viviana Cattani
Roberto Centi
Dino Falugiani
Andrea Frau
Martina Giannetti
Giorgia Lombardi
Massimo Lombardi
Guido Melley
Andrea Montefiori
Marco Raffaelli
Piera Sommovigo
Franco Vaira

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