Durante la recente seduta della Commissione Lavori Pubblici del Comune della Spezia, è stato affrontato il tema dei costi del nuovo Felettino. E’ stato evidenziato che il Ministero dell’Economia sta esaminando la convenienza del ricorso al privato con il contratto di costruzione e gestione.
Il sottosegretario Costa ha ipotizzato – con il nuovo Felettino – la possibilità di risparmi sui costi per i trasporti interni e per il riscaldamento. Il consigliere Melley ha giustamente chiesto conto dell’accordo di programma del 2017 che prevedeva circa 24 milioni di finanziamento pubblico per il nuovo Felettino (oltre i 119 mln già stanziati dal Ministero). Altri hanno evidenziato i ritardi nel cronoprogramma dei lavori.
Premesso che un nuovo ospedale per la provincia spezzina è assolutamente necessario, chiediamo ai signori politici di leggere le carte e parlare con dati alla mano.
Facciamo due conti.
Sui risparmi che ipotizza il sottosegretario Costa: il canone che dovrà essere corrisposto al privato è pari a 16,280 milioni di euro l’anno per 25 anni e mezzo. Gli attuali costi dei trasporti con ambulanze convenzionate (quindi tutti i trasporti e non solo quelli interni al S. Andrea) sono pari a 2,5 milioni di euro l’anno. Mentre i costi del riscaldamento di tutta la ASL (comprese quindi le strutture territoriali e l’ospedale di Sarzana) ammontano a 6,1 milioni di euro/anno. Queste due voci – sommate e senza neppure far riferimento ai valori specifici indicati dal sottosegretario - da bilancio consuntivo 2021 ammontano a 8,6 milioni di euro l’anno; importo che, caro Costa, ci sembra assolutamente lontano dagli oltre 16 milioni/anno da versare al privato. Come e dove si pensa di risparmiare ?
Il sottosegretario Costa – ben sapendolo data la sua funzione – dovrebbe invece spiegare agli spezzini e a chi lo ha eletto il motivo per il quale non si sono utilizzati integralmente fondi pubblici per la realizzazione del Felettino. Nella recente Relazione sul rendiconto generale dello Stato per il 2021 della Corte dei Conti - sezioni riunite di controllo (Comunicata alle Presidenze della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica italiana il 24 giugno 2022 (documento XIV, n. 5)) si legge : “ …Pochi i progressi anche sul fronte dell’attuazione degli Accordi di programma ex art. 20 della legge 67/1988: nel corso dell’esercizio sono stati sottoscritti Accordi con le Regioni Emilia-Romagna (+137,2 milioni) e Sicilia (+234,1 milioni); le risorse ancora da utilizzare per la sottoscrizione di tali Accordi sono pari a 10,1 miliardi. Le somme richieste e ammesse a finanziamento sono cresciute nell’anno di soli 200 milioni.. “
Caro Costa perché non ha chiesto al Ministero di utilizzare per il Felettino parte di quei 10 miliardi pubblici giacenti, invece di ricorrere ad un privato che farà lauti affari?
Utilizzando dei fondi pubblici, peraltro, si avrebbero invece sicuri risparmi (i tassi di finanziamento sono sicuramente più bassi di quelli per la restituzione del capitale al privato) da destinare all’incremento di personale e servizi.
Il dubbio del consigliere Melley – sul cofinanziamento tramite accordo di programma del 2017 – è purtroppo fondato. Melley probabilmente saprà che la risposta a tale osservazione c’è già: la Regione nel 2020 ha fatto scadere l’accordo di programma del 2017 e i 24 milioni di euro pubblici destinati al Felettino sono finiti in opere sanitarie in altre province (delibera di Giunta Regionale n.123/2020).
Perché il Sindaco Peracchini, invece di chiedere un inutile verbale del CIGA, non ha protestato a Genova verso questa ingiusta deviazione di risorse pubbliche dal Felettino verso altre province liguri?
Il MEF, caro Costa, non deve verificare gli eventuali risparmi (che non esistono). Dovrà invece analizzare i motivi per i quali l’appaltatore dell’opera (IRE per conto di ASL 5) ha deciso di non seguire le prescrizioni del Dipartimento del Tesoro - CIGA: in particolare per la destinazione di altre risorse al privato per 500 mila euro + iva l’anno per lavori extra canone, oltre il già esoso esborso annuo di 16 milioni... Altro che risparmi !
E, per favore, non prendeteci in giro... Noi i documenti li leggiamo.
Manifesto per la Sanità locale