“Dal 1° luglio il reparto di Pediatria del S. Andrea passerà armi e bagagli in gestione all’Istituto Gaslini di Genova. La Regione di Toti tempo fa ha deciso di trasferire i reparti, le apparecchiature, i medici e gli infermieri di tutte le Pediatrie liguri al Gaslini, che assumerà la completa gestione dei servizi precedentemente in capo alle varie Asl regionali”, dichiarano Guido Melley e Roberto Centi consiglieri comunali di LeAli a Spezia e Giorgio Ferrari, primario Asl ed esponente di spicco dello stesso movimento civico.
“Nulla da dire sulle competenze presenti all’interno del famoso ospedale pediatrico genovese- continuano Melley, Centi e Ferrari- ma il punto non è la qualità del know-how specialistico del Gaslini. Per prima cosa bisogna chiedersi “perché” sia stata concepita questa operazione. Molti addetti ai lavori hanno visto in questo trasferimento di funzioni e personale, accompagnato da corposi finanziamenti a carico del bilancio sanitario regionale, una poderosa “boccata di ossigeno” per il conto economico del Gaslini che ha accumulato perdite consistenti negli ultimi anni. Per migliorare le prestazioni delle nostre pediatrie bisognava per forza di cose cedere i reparti ed il personale al Gaslini oppure si poteva richiedere all’Istituto genovese di integrare i servizi Asl con la fornitura aggiuntiva di medici ed infermieri specializzati? Vi è il rischio che, con la nuova gestione totalmente affidata all’esterno, le tariffe applicate per le cure e le diverse prestazioni pediatriche prima o poi siano riviste al rialzo per decisione del Gaslini, come ha fatto intendere il direttore generale dell’Istituto non più tardi di alcuni mesi fa?”
Ed ancora: “Venendo alla Spezia quali benefici si avranno da questo trasferimento forzoso della nostra Pediatria in termini di aumento del personale addetto e di investimenti sul nostro reparto? Sussiste il pericolo che, per eventuali scelte di contenimento dei costi da parte del Gaslini, venga drasticamente ridimensionato o addirittura soppresso al S. Andrea quel servizio del Pronto Soccorso pediatrico per il cui rafforzamento ci siamo battuti in questi anni?”
“Una cosa è certa -concludono Melley, Centi e Ferrari- la politica che porta avanti da anni Toti in campo sanitario non è finalizzata certo a rafforzare servizi e strutture del perimetro pubblico e per una volta vorremmo che su una partita così delicata si esprimesse il Sindaco della Spezia e rispondesse alle nostre domande: glielo chiediamo per rispetto della legittima preoccupazione che assilla sia il personale Asl interessato che diversi concittadini attenti a non depauperare ulteriormente la nostra povera sanità spezzina.”