Sbagliata poi la scelta del teleriscaldamento, perché ciò presuppone investimenti che consoliderebbero la presenza della centrale in città per chissà quanto, in linea con le ultime dichiarazioni del direttore della stessa, secondo il quale "la dismissione è fuori discussione".
L'applicazione dei filtri a manica per le polveri deve essere una prescrizione dell'Aia, non certo una concessione a fronte di una convenzione tra le parti.
Sul fronte mare manca totalmente lo scatto in avanti per debellare definitivamente il forte impatto dell'acqua calda e clorata che, sebbene rispetti la legge, altera e non poco tutto il comprensorio. Per ultimo ma non meno importante l'investimento sulle rinnovabili, che è comunque ancora poco rispetto al valore economico complessivo della convenzione, ed andrebbe comunque riferito non tanto alla convenzione, ma ad un piano serio e consistente di Enel sulle rinnovabili.
C'è n'è abbastanza per chiedere ed augurarsi che il prossimo Consiglio Comunale, convocato per Lunedì 29 alle 21, cambi radicalmente questa proposta di convenzione.