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Confcommercio incontra gli aspiranti Sindaco (2° incontro) In evidenza

 

di Alice Tintori - Sabato 4 giugno l’associazione di categoria Confcommercio incontra alcuni tra i candidati sindaco della amministrative 2022 del Comune della Spezia.

Dopo aver già incontrato il 28/5  i candidati Andrea Buondonno, Antonella  Franciosi e Piera Sommvigo, oggi è il turno di Marisa Granello, Giovanni (detto Nanni) Grazzini, Luca Locci, Paolo Pazzaglia, Sandro San Venero.

Negli incontri previsti non sono riusciti a partecipare: Gaetano Russo e Pierluigi Peracchini.

A tutti i candidati vengono proposte le stesse domande, ogni candidato ha a disposizione 5 minuti per rispondere, con un countdown visibile nella stanza, in modo ciascuno possa gestire al meglio il proprio tempo.

Le domande sono state formulate dagli associati di Confcommercio, imprenditori  impegnati nel mondo del commercio e dei servizi; i temi trattati riguardano per lo più il centro cittadino, senza però rinunciare all’importanza delle periferie.

 

Dopo il saluto istituzionale di benvenuto del  neo presidente di Confcommercio Vittorio Graziani,  i candidati sindaci si confrontano su temi molto cari agli imprenditori, associati in Confcommercio e non.

 

Graziani afferma: “Confcommercio è un’associazione apartitica, ma questo non vuol dire che non facciamo politica, seguiremo la nuova amministrazione con un ruolo propositivo e vigileremo sulle promesse elettorali; siamo sempre pronti  al confronto per avere sempre una città migliore per tutti”.



Quali sono i processi da avviare per rendere La Spezia una città Aperta?

 

Granello:  La Spezia deve essere “città aperta” nel vero senso della parola, basta discriminazioni per chi non ha un vaccino, deve essere una città accessibile con mezzi pubblici efficienti e puliti, in modo da disincentivare l’uso dei mezzi privati  per ridurre l’inquinamento nel centro;  deve implementare le comunicazioni tramite una rete via mare nel golfo e una modernizzazione delle piste ciclabili già esistenti.

 

Grazzini:  Non ho la presunzione per risolvere tematiche così complesse, basta politiche improvvisate! 

Se dovessi diventare Sindaco, mi affiderò ad una società specializzata che effettui uno studio serio ed approfondito del territorio, a seguito del quale prenderemo delle decisioni per raggiungere l’obiettivo di rendere La Spezia veramente una città aperta.

 

Pazzaglia: è da molto tempo che studio questo problema, ho già delle proposte per far diventare il centro di Spezia un centro commerciale naturale, con un parcheggio coperto sul Lagora che rispetti tutte le normative vigenti. Spezia è solo da rilanciare, è una città bella, rendiamola accessibile ancora di più

 

San Venero: condivido pienamente quanto già anticipato dal collega Grazzini, il sindaco non è un tuttologo ma una figura politica che detta le linee guida. Sono favorevole all’introduzione dei parcheggi verticali per aumentarne la disponibilità e rendere la città più fruibile.

 

Locci:  il Sindaco dovrebbe essere un decisore e riuscire a prevedere il futuro; nel passato non ci sono riusciti né le amministrazioni di sinistra né l’ultima di Peracchini. Quando sarà il momento, ascolteremo  tutti gli attori della città, come le associazioni di categoria e prenderemo delle decisioni condivise.



Come rendere la nostra città accogliente?

 

Granello:  Mi sono resa in questi mesi di campagna elettorale che La Spezia è una città che ha un’attrattiva mondiale, e non solo per le Cinque Terre; abbiamo un’offerta museale che non  è seconda a nessuno ma ad oggi non è stata né promossa né valorizzata.

 

Grazzini: inutile nascondersi dietro a un dito, non siamo accoglienti perché non abbiamo strutture, se non avviamo i processi necessari non verremo scelti nel futuro. Il Sindaco dovrebbe trovare delle aree da dedicare alle infrastrutture e ad  operatori economici che abbiamo voglia di investire.

 

Pazzaglia: Ci sono tante strade per rendere La Spezia più accogliente.  E’ un tema che merita di essere approfondito ma, visto il poco tempo a disposizione, qui mi limito a dare un paio di consigli: l’uso di Piazza del Mercato non solo per il mercato e creare un brand per promuovere la città e il golfo dei poeti

 

San Venero: per accoglienza si deve intendere tutto ciò che caratterizza un luogo, il turista si muove soltanto se trova un panorama diverso da quello in cui vive tutti i giorni; pertanto dovremmo valorizzare i nostri usi e costumi (cibo, storia, vestiti, dialetto, ecc) . Non possiamo accontentarci di essere il dormitorio delle Cinque Terre.

 

Locci: l’accoglienza non deve essere intesa solo per i turisti, ma anche per i residenti che ci vivono tutto l’anno. Spezia non deve essere accogliente solo per i turisti, ma dobbiamo tornare ad essere un polo attrattivo per aziende che possono produrre lavoro per i residenti e soprattutto per i giovani. Punto molto sul turismo congressuale, che è un turismo ricco e destagionalizzato, e che assicurerebbe un’importante ricaduta economica nel territorio.

 

La Spezia intesa come città attrattiva

 

Granello: non si può pensare alla Spezia senza pensare al mare,  dovremmo decidere per un’identità turistica e valorizzarla in tutti i modi possibili: gare di nuoto, di vela, manifestazione canore sulle rive e di vele d’epoca. Spezia dovrebbe rimpossessarsi di un’identità marinara che nel tempo si è parzialmente persa

 

Grazzini: una città accogliente è conseguentemente una città attrattiva, i due aspetti sono correlati ed uno conseguente dell’altro. Non si può rendere attrattiva una città senza pensare prima ai parcheggi e ai servizi.

 

Pazzaglia: Punto moltissimo sul commercio, prendo come riferimento Forte dei Marmi, facciamo diventare attrattiva la città lasciando i negozi aperti la domenica, convinciamo i turisti e gli abitanti delle città limitrofe  a passare da noi le domeniche.

 

San Venero:  il mare è la nostra forza ma anche la nostra debolezza; il mare è inquinato e dovremmo fare in modo che i dragaggi diventino delle bonifiche; non abbiamo infrastrutture per turismi congressuali né abbiamo hotel cinque stelle. La politica e quindi le istituzioni si dovrebbero muovere per velocizzare tali processi.

 

Locci: siamo tutti d’accordo nel dire che non abbiamo infrastrutture, ma siamo anche d’accordo che la Marina Militare ha delle aree inutilizzate perché nessuno propone dei progetti.
Ecco, nel mio programma c’è la disponibilità ad essere mediatore tra chi avrà intenzione di investire alla Spezia e la Marina Militare.

 

Al termine dell’incontro, tutti i candidati concordano nell’affermare che questi confronti sono momenti di riflessioni importanti, non solo per lo scambio di idee ma anche per un arricchimento personale del programma elettorale.

 

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