"Il sottoscritto consigliere provinciale Avv. Alessandro Rosson, in merito alla mia uscita dal gruppo provinciale Lega Salvini Premier e dal partito, ribadisco che la mia scelta dipende esclusivamente dalle dinamiche interne della Lega spezzina, relativamente alla mancanza di trasparenza, legalità, merito, e competenze nelle decisioni prese per le nomine nelle partecipate e alla cosiddetta contribuzione “volontaria”, così in una nota il Consigliere provinciale Alessandro Rosson.
"Ho assistito con stupore e preoccupazione ad alcune nomine nelle partecipate come Spezia Risorse, ATC mobilità & parcheggi, Centro Agroalimentare Levante Liguria e Lunigiana, dove sono state nominate persone (con competenze discutibili) che prima della loro nomina non versavano alla Lega neanche “il costo di un caffè” e successivamente sono diventati “oblatori volontari” versando denari nelle casse del partito in proporzione ai loro emolumenti, sulla falsa riga di quello che fanno gli assessori comunali, i consiglieri e assessori regionali".
"Un modus operandi che mi sono permesso di segnalare ai vertici regionali della Lega Salvini Premier e a quelli nazionali, perché lo ritengo in contrasto con i principi della Lega, ma soprattutto con la cosiddetta Legge SpazzaCorrotti del 2019, ed appare più che una “oblazione volontaria” uno “stimolo obbligatorio”. La mia segnalazione ai vertici leghisti, non solo è caduta nel vuoto, ma sono stato invitato a “farmi gli affari miei e girarmi dall’altra parte, altrimenti mi potevo considerare fuori dal partito della Lega”.
"I valori con cui sono cresciuto, le battaglie sulla trasparenza e legalità che hanno sempre contraddistinto la mia azione politica, il rispetto che mi sono guadagnato dalle persone che conosco, dagli amici, e dagli elettori, mi hanno impedito di girarmi dall’altra parte e ho dovuto, anche per l’incarico pubblico che ricopro, segnalare questa situazione “incresciosa” alle Autorità competenti per le valutazioni e gli accertamenti che vorranno fare".