E' arrivato il momento di interrogarsi, in modo da far riflettere tutti gli spezzini, in merito alle attenzioni che l’Amministrazione uscente ha posto sul tema del turismo.
Durante tutto il mandato ha aleggiato, come un mistero su Palazzo Civico, il tema della DMO (Destination Management Organization). Uno strumento che il centrodestra aveva messo nel programma di cinque anni fa, sulla quale ha stipulato un contratto con un professionista, per la realizzazione.
A fine legislatura il Sindaco uscente e svariati assessori non riescono a dare agli spezzini dati e risultati, in merito a questa esperienza. L’unica notizia che si é appresa, nel corso di questi anni, é quella che ha visto addirittura bisticciare tra loro alcuni amministratori del centrodestra che governano i Comuni della Provincia, proprio in merito all’utilitá dello strumento.
Ma ora la Giunta di centrodestra si muove, annunciando la trasformazione della DMO in DMS (Destination Management System). Non si é capito a cosa serva trasformare una cosa che é stata inutilizzata per 5 anni. Magari il fine sará quello di non pagare piú un professionista privato, per cominciare a pagare Ligura Digitale.
Inoltre il centrodestra si é caratterizzato anche per: aver raddoppiato la tassa di soggiorno, non appena iniziato il mandato; aver aperto, per molto tempo, uno scontro, con gli operatori del settore e con le associazioni, in merito alla destinazione di queste risorse; aver promesso una nuova mappa dei percorsi culturali e commerciali della cittá, che nessuno ha mai visto; aver elaborato una card talmente interessante, intelligente e accattivante da esser stata acquistata da meno di 10 turisti in 12 mesi; aver pensato di far arrivare i turisti con l’idrovolante, dopo aver tolto alla città un’area camping.
Fortunatamente il nostro territorio richiama turisti per la bellezza dei luoghi, altrimenti se aspettavamo le politiche del centrodestra i turisti li vedevamo con il binocolo.
QUESTE LE NOSTRE PROPOSTE: SPEZIA CITTÀ DEL TURISMO SOSTENIBILE
Una città in grado di andare oltre la visione di dormitorio delle Cinque Terre. Una città capace di governare i flussi turistici, anche crocieristici, reindirizzandoli verso le zone dell’entroterra, da valorizzare. Una città capace di destagionalizzare, e di rimanere aperta 365 giorni all’anno, non solo durante i mesi estivi. Una città che si metta alle spalle i fallimenti dei grotteschi tentativi del DMO (Destination Management Organization), facendo sistema con i comuni limitrofi all’insegna della sostenibilità ambientale e del turismo slow, cicloturismo ed escursionismo.
PD La Spezia
IN CONCRETO
Destagionalizzazione:
– Infopoint aperti tutto l’anno
– Marketing territoriale mirato per spalmare l’afflusso di turisti su tutto l’anno (capodanno cinese tra gennaio e febbraio, altre festività per target turistici mirati)
Promozione del turismo lento, con maggior integrazione dei servizi di guide turistiche e realizzazione di cartine promozionali, digitali e cartacee, per proporre la diffusione di percorsi urbani e periurbani alternativi, potenziamento dei servizi pubblici per il pieno accesso della rete sentieristica.
Governance dei flussi turistici, in particolare crocieristici, per rammendarli con il tessuto commerciale della città
Vero DMO (Destination Management Organization) di concerto con sindaci comuni limitrofi
Dotazione di strategia digitale per la promozione sui mercati nazionali ed internazionali, puntando anche su canali non convenzionali per ampliare la conoscenza del territorio
Investimento sulle scuole professionali, sulle facoltà universitarie di management turistico e sui master di 1° e 2° livello, contrastando con la professionalizzazione il precariato.
Creazione di una rete di collegamento fra piste ciclabili, percorsi pedonali, vie del mare, favorimento di una formula dell’albergo diffuso in luogo della costruzione di nuovi edifici per farne alberghi, recuperando così il patrimonio artistico e culturale
Valorizzazione di edifici di pregio esistenti ed inutilizzati senza stravolgere la cultura, l’ambiente e l’identità dei luoghi in una chiara ottica di sviluppo sostenibile.
Estensione dei soggetti con cui il comune ha un accordo per la raccolta della tassa di soggiorno. Attualmente soltanto Airbnb è convenzionato, e per gli altri operatori è necessario che i proprietari delle strutture si facciano collettori della tassa.