“Dopo aver speso 50 mila euro per regalare una seconda notte a ipotetici turisti, le cui notti trascorse effettivamente in città sono dipese da una certificazione emessa, in mancanza di un centro di prenotazione unico, solo dagli operatori che ne hanno incassato il pagamento e senza dare risposta alcuna al consigliere comunale Massimo Baldino, che aveva giustamente chiesto riscontro del fantomatico programma mille e una notte, il comune della Spezia anche nel turismo fa gara a chi fa meno".
"La notizia che Peracchini e l’assessore Frijia hanno deciso di non perseguire una regia provinciale del turismo, in modo da far squadra con gli altri comuni della provincia o almeno con quelli che si affacciano sul meraviglio Golfo, dimostra come e quanto Peracchini non sia stato capace di fare squadra neppure con i comuni che hanno il suo stesso colore politico e dipendano dal volere e potere di Giovanni Toti.” Interviene così Nanni Grazzini – candidato Sindaco del comune della Spezia – con la lista che porta il suo nome".
“Sono esterrefatto nel vedere – prosegue Grazzini – come si sia buttato a mare il lavoro di consulenza realizzato da una delle maggiori autorità d’Europa nel campo del turismo e del marketing territoriale che aveva redatto un piano per realizzare una fondazione di scopo DMO a bassissimo costo e di cui Camera di Commercio e lo stesso comune della Spezia avevano già deliberato la costituzione, per realizzare un progetto di piccolo cabotaggio non degno di un territorio come il nostro".
"Anche questo - conclude Grazzini – dimostra che Peracchini ha amministrato la nostra città come un paesello invece che cercare di darne un’immagine e una visione dal valore internazionale, nulla di più di quanto potrebbe fare una sinistra arcaica di cui è stato sostenitore in passato.”