Uscito da Forza Italia “per motivi di coerenza”, come ha tenuto a sottolineare, a seguito della decisione del partito di appoggiare la candidatura per il secondo mandato di Pierluigi Peracchini, Giovanni Grazzini (ma chiamatemi Nanni, ha precisato) ha deciso di scendere in campo in prima persona e di candidarsi a sindaco della Spezia alle amministrative di giugno. Lo fa senza simboli di partito, con una lista civica che ha il suo nome e che lui descrive come un insieme di “persone competenti”.
Nanni Grazzini ha presentato ufficialmente la sua candidatura e la sua lista questa mattina al The Poet Hotel.
Una decisione, quella di candidarsi, che Grazzini ha evidenziato di non aver fatto a cuor leggero e non ha nascosto che la scelta non è stata condivisa da tutti, neppure tra le persone che gli sono più vicine: “Sono un combattente, non sono abituato a piegare la testa. Non ho avuto neanche un consenso completo da parte della mia famiglia, ma ho deciso di scendere in campo; ho la mia vita professionale che mi dà molte soddisfazioni, non ho bisogno di scendere in politica per trovare un’occupazione: lo faccio soltanto per passare la mia professionalità alla comunità spezzina. Non pochi hanno provato a farmi desistere, dicendomi che verrà passata sotto la lente d'ingrandimento tutta la mia vita passata, ma io non ho nulla da nascondere, anzi, ho sempre aiutato chi ha avuto bisogno di me. Mio padre mi ha insegnato ad ammettere gli sbagli e io non voglio più appoggiare la giunta Toti in regione e la giunta Peracchini in Comune”.
Subito ha rimarcato la sua distanza, anche nella concezione stessa del ruolo e del modus operandi del sindaco, dall'attuale primo cittadino: “Quando parla Peracchini mi viene in mente Peter Pan, la città che non esiste: lui vive in un mondo tutto suo.
Se diventerò sindaco, non rimarrò 24h al giorno in Comune: io selezionerò una squadra che potrà fare molto di più di una sola persona.
Demandare a persone capaci è la prerogativa principale di un Sindaco, che deve sapere organizzare il Comune e deve circondarsi dei migliori collaboratori possibili. Io questo potrò farlo anche perchè non sono legato a nessun partito: se, infatti, i politici ti propongono delle persone mediocri e tu sei in qualche modo legato alle loro scelte, la città non potrà mai decollare”.
Con la sua candidatura Grazzini punta ad avvicinare, o riavvicinare, alla politica chi negli ultimi anni ne è stato lontano.
“Partecipare a questa campagna elettorale sarà per me molto emozionante, sono contento che oggi, all'ufficializzazione della mia candidatura, siano presenti anche giovani che non credono alla politica e ai partiti, ma credono alla mia persona.
Per affiancarmi ho scelto amici del presente e del passato ed anche persone che accompagnano la mia vita professionale”.
Alcuni dei candidati hanno poi preso la parola.
Roberto Battistelli, consulente del lavoro, ha affermato: “Sono uno dei tanti candidati convinti da Grazzini. Conosco la sua carriera, conosco tutto di lui e so per certo che non deve nulla a nessuno; mi hanno già fatto varie proposte e ho sempre rifiutato, ma appena me lo ha chiesto lui ho detto di sì, solo perché è lui. Mio figlio non è più in Italia da un mese e io non vorrei più vedere ragazzi costretti a lasciare il nostro Paese e nello specifico il nostro comune. Abbiamo giovani che non trovano lavoro e abbiamo aziende che non trovano dipendenti: c’è qualcosa che non va nel nostro territorio”.
Mario Del Corso ha sottolineato: “Non avrei mai pensato di candidarmi però Nanni mi ha convinto con il suo progetto. Come imprenditore ho avviato aziende fuori, ma io sono spezzino e vorrei tornare nel mio territorio. Sono pronto a condividere la mia esperienza”.
Anche un altro candidato, Andrea Casati, commerciante, ha evidenziato: “Anch’io non avrei mai pensato a un percorso elettorale: non perdo del tempo ma con Grazzini il tempo non si perde mai. Potremo dare molto alla nostra città”.
Valentina Antonini ha dichiarato: “Sono abituata a lottare in tribunale, come avvocato, in particolare su questioni che riguardano l'ambiente. Ho deciso di scendere in campo con Nanni, convinta anche dal mio amico e collega Grondacci, perché è una persona concreta e non ha bisogno di slogan elettorali”.
Nella lista ci sono anche diversi giovani e Grazzini li ha introdoti dicendo: “Ho faticato di più a convincere loro che i professionisti affermati, sono lontani anni luce dalla politica”.
Gianluca Di Staso, studente universitario, ha affermato: “Sono il figlio di un giocatore dello Spezia e Nanni mi ha convinto a scendere in campo perché lui è veramente un “sindaco fuori dal comune”
È una persona che aiuta tutti, compresi i giovani”.
Da un giovane ad un uomo che ha una lunga esperienza in Consiglio Comunale, Massimo Baldino Catarozzolo: “Quando ho incontrato Grazzini sono stato conquistato dalla sua umanità. Mi ha accolto come una vera persona, si è emozionato e mi ha emozionato.
Il consiglio comunale spezzino è un teatrino: ti obbligano a schiacciare un bottone e non puoi mai dare del tuo.
Con l’ultima vicenda delle OSS, anche se non potevo fare nulla, mi sono sentito malissimo, con una giunta che ha ignorato completamente le proteste e le richieste di aiuto dei lavoratori; un Nanni Sindaco non lo avrebbe mai fatto, piuttosto si sarebbe incatenato ai cancelli di Viale Fieschi ma avrebbe trovato una soluzione.
Ecco a noi serve un sindaco così, una figura di rottura rispetto al passato.
Sono io che ringrazio Nanni e non lui che ringrazia me per la mia candidatura”.