Azione, partito di Carlo Calenda fondato nel 2019, che si colloca nell'area progressista democratica ispirandosi al socialismo liberale ha scelto il suo candidato per le amministrative della Spezia, è Andrea Buondonno, classe 1962, avvocato di professione, che ha parlato ai nostri microfoni e si è esposto sulle varie tematiche che andranno a caratterizzare questa campagna elettorale, ormai entrata davvero nel vivo.
Domenica 24 Aprile, sarà organizzato un gazebo in Corso Cavour, angolo Via Rattazzi, dalle 15 alle 20 alla quale parteciperà anche il candidato Sindaco dalle ore 18.30 alle ore 19.30
Partiamo proprio dall'inizio, abbiamo un partito "nuovo", Azione, fondato nel 2019 che ha presentato per la prima volta in Liguria un suo candidato, anch'egli un volto "nuovo". Chi è Andrea Buondonno e cosa può portare alla nostra città?
Riteniamo che la nostra lista sia l'unica veramente nuova sul panorama di questa città e in particolare di queste elezioni, perché appunto Azione non esisteva prima, non si era mai presentata in questa città e ora lo fa affidando il compito di sostenere la lista al sottoscritto, in ruolo di capolista e candidato Sindaco. Io sono un avvocato penalista che svolge questa professione dal 1988 e chi ma ha scelto ha quindi ritenuto che io potessi essere la persona con le competenze giuste per poter affrontare una sfida di questo tipo.
Penso che sia un valore aggiunto che in città ci sia questa novità di una lista nuova, avente persone nuove ma competenti. Dal mio punto di vista penso di poter mettere a disposizione la mia serietà, la mia coerenza ma anche la mia schiettezza cercando di dare un contributo alla mia città.
A questo punto, un giudizio sull'amministrazione uscente, sui cinque anni appena trascorsi, su quanto è stato fatto dalla giunta attuale alla guida della città
Abbiamo scelto fin dall'inizio di utilizzare delle modalità di espressione del nostro pensiero che non sono soltanto di critica verso chi ci precede, non siamo persone che fanno battaglia contro qualcosa o contro qualcuno in particolare. Sicuramente la città ha bisogno di un cambio di marcia rispetto all'attuale amministrazione che noi consideriamo essere stata inadeguata, non solo nei confronti di quelle prospettive iniziali che erano state evidenziate dalla lista stessa di Peracchini nel corso dell'ultima tornata elettorale nel 2017, ma anche perché ha promesso una serie di opere e di visione della città che poi in realtà non sono mai state realizzate. Sono state effettuate sì delle opere di minore importanza, ossia quelle che riguardano l'ordinario, ma non che riguardino poi una visione futura della città. Quindi parliamo di una giunta che non ha mantenuto quanto promesso ma anche se l'avesse fatto avremmo comunque avuto a che fare con un programma deficitario in termini di visione e di futuro di questa città.
Noi riteniamo che sia necessario unire le forze e le competenze che ci sono, ossia quelle professionali, lavorative e sociali per fare veramente decollare questa città come merita, dato che ha potenzialità infinite, sia dal punto di vista naturalistico della morfologia del territorio fino alle possibilità di utilizzo dell'area dell'Enel e delle risorse del suo mare in maniera più intelligente e proficua.
Quindi questa città secondo me ha l'assoluta necessità di avere amministratori che possano parlare di futuro realizzabile concreto ma soprattutto diverso rispetto al piccolo cabotaggio che si è visto fino ad ora, e mi riferisco ad uno dei più grandi pasticci di questa e della precedente amministrazione, ossia il tema della sanità e in particolar modo dell'ospedale Felettino.
Per quanto riguarda questo argomento, di cui tanto si sta discutendo in questa campagna, noi siamo in un momento di svolta epocale con i fondi del PNRR e dei fondi strutturali. In questo senso un'amministrazione seria deve lavorare per ottimizzare l'utilizzo di questi fondi e per farlo è necessario avere una progettualità. Con le giuste competenze si potrà fare.
Una domanda che sarà posta a tutti i candidati: come sogna la città al termine di un suo ipotetico mandato?
Sogno una città sostenibile dal punto di vista ambientale, che integri lavoro e salute all'ambiente, dato che oggi, con le attuali tecnologie, questi concetti possono convivere pacificamente. Mi immagino una città moderna e attrattiva, che non faccia scappare i giovani ma crei sviluppo e tecnologia sul nostro territorio. In quest'ottica è fondamentale poter acquisire le risorse fondamentali per realizzare le idee che abbiamo che dovranno però essere ben chiare sull'utilizzo delle aree oggi oggetto di dibattito, in particolare degli ettari dell'area Enel, che noi vediamo come un'area che deve essere trasformata in un valore aggiunto, con la vocazione a creare tecnologie green che riguardino la tutela dell'ambiente da coniugare con lo sviluppo, in armonia con i criteri stabiliti dall'ONU, da raggiungere entro il 2030.
Saranno messi a disposizione moltissimi fondi per fare ciò che però dovranno essere utilizzati con la giusta competenza, per questo noi vorremmo creare un assessorato specifico per questo tipo di materia, ossia all'innovazione e alla tecnologia. Ad oggi abbiamo un'amministrazione vecchia nel modo di pensare che non ha le competenze giuste per affrontare determinate tematiche
Crede sia possibile far conciliare il mestiere di Avvocato a quello di Sindaco di una città? Se sì, quali vantaggi può portare l'essere un legale?
Diritto, regole e norme sono termini che combaciano perfettamente sia con la mia professione che con la pubblica amministrazione. Assolutamente credo un avvocato della mia esperienza può benissimo affrontare una sfida di questo tipo, anzi, presumo che tra le competenze che possa avere un sindaco, essere uomo di legge sia un valore aggiunto. Per quanto riguarda invece la compatibilità dal punto di vista temporale dovrò fare una scelta e non avrò problemi a scegliere di fare il Sindaco a tempo pieno.
Quali sono i temi più importanti che dovrà affrontare la prossima amministrazione?
Area Enel necessita in primis di bonifica per poter rendere lo spazio utilizzabile, nella nostra visione vogliamo creare lì il motore dello sviluppo della città sostenibile per La Spezia, in vista dell'obiettivo da raggiungere entro il 2030 posto dalle organizzazioni internazionali quali l'ONU.
Quell'area è strategica e dovrà abbandonare qualsiasi tipo di velleità inquinante e diventare autosostenibile dal punto di vista energetico, inoltre i nostri tecnici ci dicono che li si potrebbero implementare delle attività per la produzione dell'idrogeno, che è una fonte considerata del futuro e potrebbe risolvere in buona parte i problemi energetici della nostra città.
Per quanto riguarda invece le zone militari, ci risulta che l'attuale amministrazione abbia interrotto qualsiasi tipo di confronto con la Marina, alla quale le nostre richieste sarebbero sostanzialmente due, prima cosa, la restituzione delle aree inutilizzate e considerate non strategiche, indirizzate poi allo sviluppo della città e secondo, la questione dell'inquinamento di tali aree, perché il principio di tutela della salute vale anche all'interno dell'Arsenale.
Sulla Palmaria invece, la mia visione è che il Masterplan presentato non va bene, ma non sono neanche tra coloro che dicono che la Palmaria debba restare così. Massimo rigore per la tutela dell'ambiente preservando il nostro paradiso, ma all'interno di un quadro di rispetto assoluto è secondo noi possibile riprogettare alcuni interventi migliorativi che possano migliorare la fruibilità, anche per gli Spezzini, dell'isola stessa, mantenendo la sua natura e la visione romantica che noi abbiamo. Non si dovranno quindi contemplare speculazioni, edilizia e colate di cemento.
Quali sono i punti del suo programma che ritiene fondamentali?
Primo punto è la possibilità di cogliere da parte dell'amministrazione le idee e le risorse per poter far decollare la città facendola diventare una smart city, con l'introduzione dell'assessorato alla tecnologia e l'innovazione e l'istituzione di un altro assessorato, o di una delega alla euro progettazione, che riguarda l'attività di "caccia di fondi" e di aumento di capacità di spesa.
Con i fondi disponibili in Europa e con il PNRR in particolare, nei prossimi 10 anni si potrà davvero rivoluzionare la nostra città rendendola sostenibile e sicuramente meno inquinata.
Secondo punto è capacità della città di dotarsi di competenze e idee giuste per implementare nell'area Enel le attività sopra esposte. Sono attività che richiedono alta professionalità e competenza, noi abbiamo i ragazzi con queste caratteristiche e non dobbiamo lasciarli scappare, sfruttando le loro idee a beneficio della loro e nostra città.
Terzo punto fondamentale è la sanità, il balletto dell'ospedale deve finire e noi riteniamo che non ci sia più lo spazio per poter procrastinare un approccio serio alla sanità Spezzina. Non parlo solo del Felettino che se si realizzerà, non sarà nell'immediato. Riteniamo fondamentale che la giunta promuova un piano di investimenti regionale sulla struttura ospedaliera esistente del Sant'Andrea per migliorare non solo l'aspetto strutturale, che, come abbiamo visto, è deficitario, ma anche per poter consentire ai tanti medici bravi che lavorano in quest'ospedale di lavorare nella maniera giusta, senza essere spinti ad andare via. Per quanto riguarda il Felettino, se si riuscirà a creare un centro di eccellenza, potrà attrarre i migliori medici d'Italia.
Ultima domanda, si è soffermato molto, durante la sua presentazione, sull'importanza del gioco di squadra. Ritiene che la sua lista sia pronta a scendere in campo al suo fianco?
Nel quotidiano, non si può più parlare di uomo solo al comando. Un'amministrazione seria e un Sindaco serio si devono porre questo problema, ossia l'implementazione all'interno del comune del concetto di lavoro di squadra, che vuol dire che ognuno deve avere le sue competenze, che devono essere privilegiate negli assessorati e lavorare in sinergia con il Sindaco che fa da coordinatore delle varie competenze che lui stesso ha messo insieme e il fine deve essere quello di conseguire al bene comune, facendo funzionare bene la macchina amministrativa evitando protagonismi personali. All'interno del lavoro di squadra ognuno deve fare la propria parte mettendo da parte le velleità di apparire dal punto di vista personale, cosa che a quanto vedo succede nell'amministrazione che abbiamo.
Per quanto riguarda le competenze, e faccio riferimento alla squadra di persone che stanno collaborando con me alla redazione del programma, non la lista, abbiamo una quindicina di persone che provengono dl mondo del lavoro e stiamo cercando di mettere assieme una buona quantità di teste pensanti che possano fornire un vero valore aggiunto all'azione di governo di questa città.