Come sempre, ogni volta che Regione Liguria fa un passo in avanti, concreto e ben strutturato al contrario del vecchio appalto redatto dalla giunta Burlando, verso la realizzazione del nuovo ospedale Felettino, le opposizioni partono all’assalto. Ancor di più adesso prese dall’ansia della campagna elettorale. Le critiche però non tengono conto di alcuni aspetti importanti e ciò è molto grave, perché così si fa solo mera propaganda politica sulle spalle dei cittadini.
L’aumento dei prezzi sottolineato da alcuni esponenti della sinistra non è di certo imputabile a Regione: l’adeguamento dei costi è, purtroppo, contingente al periodo. In questi ultimi mesi, in particolare da quando è scoppiata la guerra in Ucraina, i costi per le materie e l’energia sono cresciuti moltissimo, andando così a incidere in maniera drastica su appalti e cantieri edili in generale. Ma evidentemente questi oppositori per eccellenza vivono in una realtà in cui tutto va bene e questi problemi non esistono.
Peraltro, se non si fossero dovute aspettare tutte le lungaggini del Ciga, la gara sarebbe già stata appaltata. La Regione infatti è pronta da tempo, mancavano solo i dovuti nulla osta da Roma. Inoltre, visto che agli esponenti della sinistra piace tanto coinvolgere Cassa Depositi e Prestiti nella realizzazione dell’ospedale, ricordiamo loro che il piano economico e finanziario è stato validato proprio da Cdp.
Infine, è al limite del comico dover prendere atto che chi accusa il presidente Toti di aver causato ritardo nella costruzione dell’ospedale faccia parte di quello stesso schieramento politico che ha fatto del Felettino una sorta di “storia infinita” della sanità spezzina.
Noi preferiamo i fatti e continuiamo a lavorare perché questo capitolo si chiuda e ora, finalmente, ci sono tutte le condizioni affinché il nuovo ospedale veda la luce nei tempi previsti.
Loris Figoli,
coordinatore provinciale di Cambiamo!