Ultimo tassello per consentire nei prossimi giorni l’avvio della gara per il Felettino: la Giunta regionale, su proposta del presidente e assessore alla Sanità Giovanni Toti, ha dato mandato a Ire Spa di avviare subito le attività necessarie all’affidamento della concessione di progettazione, costruzione e gestione del nuovo ospedale della Spezia.
All’esito dei lavori del Comitato Istituzionale di Gestione e Attuazione degli accordi Stato-Regioni (Ciga) e a seguito dell’approvazione dei documenti di gara da parte di Asl5, nella delibera viene contestualmente approvata la documentazione progettuale e di gara aggiornate, relativamente al Progetto di fattibilità tecnica ed economica e al Piano economico e finanziario, predisposto da Ire e validato da Cassa Depositi e Prestiti, per un costo complessivo dell’opera che rimane di 264.373.045,38 euro.
Sulla base del cronoprogramma, aggiornato a seguito dei tempi di svolgimento dei lavori del Ciga, si stima che per le fasi relative all’affidamento della concessione di costruzione e gestione e alla progettazione definitiva ed esecutiva siano necessari circa 14 mesi, con l’avvio dei lavori a giugno del 2023, con una durata complessiva di 1350 giorni, poco più di 3 anni e mezzo.
“La delibera di oggi – afferma il presidente Toti – rappresenta l’ultimo tassello necessario per l’avvio nei prossimi giorni della gara per costruire il Felettino, che rappresenta una priorità strategica e irrinunciabile per il sistema sanitario regionale. Per questo abbiamo dato mandato a Ire di avviare subito le procedure necessarie. Non possiamo dimenticare che il progetto è stato possibile anche grazie ai 29 milioni di euro che abbiamo già impegnato per l’ospedale a valere sul Fondo strategico regionale".
"Il Felettino – ricorda Toti - sarà un Dea di primo livello, un ospedale da 8 piani, con 506 posti letto e 10 sale operatorie: un presidio importante nell’estremo levante ligure per rispondere anche ai flussi in uscita verso le regioni limitrofe. Il progetto risponde alle logiche e alle esigenze evidenziate dalla pandemia Covid-19 e consentirà di realizzare una struttura moderna anche dal punto vista energetico, già rispondente ai criteri della transizione ecologica con un adeguamento ai criteri ambientali che governano la realizzazione di infrastrutture tecnologicamente avanzate come questa”.