La risposta del presidente Toti alla nostra interrogazione sull'ospedale Felettino ha fatto emergere un nuovo cronoprogramma che fa slittare, anche se di poco, i tempi dei lavori e soprattutto non sono state date alcune garanzie sugli extracosti relativi all'opera.
Il 28 dicembre scorso i Ministeri della Salute e delle Finanze si sono riuniti con la Regione per il finanziamento del nuovo Felettino e il 28 febbraio hanno firmato i verbali e gli allegati tecnici.
Questa approvazione comprendeva alcune raccomandazioni che la stazione appaltante della Regione, Ire, sta recependo per la pubblicazione del bando e l'affidamento del contratto. Su questa fase, che è stata ultimata a febbraio, Toti ci ha detto di andare a leggere la delibera della Giunta di venerdì scorso. Peccato che oltre al titolo noi consiglieri non possiamo ancora vedere il contenuto della delibera, che sarà reso disponibile tra qualche giorno.
Nella risposta all'interrogazione il presidente e assessore alla Sanità Toti ha fornito un nuovo cronoprogramma per la realizzazione del Felettino che prevede: pubblicazione del bando di gara entro marzo 2022, aggiudicazione della concessione di costruzione e gestione entro novembre 2022, approvazione del progetto definitivo e ottenimento delle autorizzazioni entro aprile 2023, approvazione del progetto esecutivo e avvio dei lavori entro ottobre 2023 e ultimazione dei lavori entro luglio 2027.
Rispetto al cronoprogramma dato a fine dicembre i tempi per la realizzazione dell'ospedale si sono allungati. La conclusione di questo lavoro preliminare sarebbe una riequilibratura del rischio tra investimento pubblico e privato che ci lascia ancora molti dubbi sulla sostanza dell'accordo. Ma i dubbi più grandi, anzi, le certezze rimangono: che l'opera dovrebbe essere interamente realizzata con soldi pubblici, che è un errore stornare i fondi statali ex articolo 20 per 'altre opere di finanza pubblica' come ha detto Toti; che il ruolo della stazione appaltante di Regione Liguria, Ire, dovrebbe essere ben diverso da quello svolto finora anche durante le fasi del travagliato rapporto/appalto con la ditta Pessina; che restano intatti i nostri timori su un contenzioso con la stessa Pessina che potrebbe riservare amarissime sorprese.
Toti ha risposto che ormai per noi consiglieri spezzini di opposizione, le nostre interrogazioni sul Felettino sono un vero e proprio 'genere letterario'. Questa volta possiamo essere d'accordo con il Presidente. Ci rammarica, però, che il genere letterario sia a metà tra la farsa e la tragedia.
Roberto Centi
Consigliere regionale Lista Sansa