Sono stato attaccato duramente e in modo riprovevole dalla stampa nazionale e locale che ha divulgato una chat privata in cui avrei espresso frasi incommentabili di oltre un anno e mezzo fa.
Queste frasi sono espressione della miseria umana, giudizio netto che riguarda anche me stesso nel momento in cui tali espressioni fossero riconducibili, nei termini riportati, alla tastiera del mio telefono.
Per questo mi scuso con tutte le persone che hanno letto queste mie espressioni indegne scritte durante una condizione personale esasperata e nelle quali sinceramente non mi riconosco. Scuse che estendo anche al mio partito Fratelli d’Italia cui all’epoca non appartenevo e a cui mi auguro di dare lustro nel futuro e non imbarazzo.
Queste frasi tuttavia non mi rappresentano di certo. Il mio vissuto personale familiare, il mio agire politico e quotidiano è speso sempre nella direzione opposta.
Chi sono nella vita pubblica e istituzionale e sotto gli occhi di tutti e alla luce del sole, e mai ho in vita mia fatto miei i concetti che possano accostarsi a quanto addebitatomi dalla stampa, sia per cultura, per tradizioni e per educazione che mi è stata impartita da una famiglia cristiana e cattolica.
Sono attivo nel sociale, e a disposizione di tutti coloro che hanno bisogno di aiuto, senza fare dei "distinguo".
Non so se può dire altrettanto di chi ha estrapolato immagini, o frammenti di conversazioni scritte, di chi ha conservato con sé questi messaggi per anni con lo scopo di fare di uno sproloquio ingiustificabile strumento anonimo e subdolo di lotta politica.
Ho sdegno per gli speculatori politici, che attaccano senza lealtà, che lavorano sotto, trincerandosi dietro a valori di cui si riempiono la bocca solo per colpire l’avversario politico.
Sono consigliere comunale alla Spezia di Fratelli d'Italia e Presidente della 5ª commissione Patrimonio e Bilancio. Nel mio partito vige un codice di comportamento etico che stigmatizza ogni discriminazione, che condanna ogni forma di totalitarismi e estremismi. Posizione che condivido profondamente e lealmente.
Umberto Maria Costantini