L’Elezione del Presidente della Repubblica ha costituito la dimostrazione più evidente dei limiti strutturali della Destra italiana e della cosiddetta alleanza giallorossa che doveva costituire una nuova Sinistra.
Oggi questi schieramenti sono sparpagliati in tanti pezzi ma, forse, neppure può dirsi che non fosse così dall’inizio.
Il Paese ha bisogno di altro, dei moderati che non si riconoscono nel populismo nevrastenico o nostalgico di Salvini e Meloni e nei riformisti che non capiscono perchè il PD erede di Amendola e Napolitano abbracci serenamente anti politica e follia dei 5 Stelle.
I calcoli elettorali contano meno delle necessità del Paese, chi ha responsabilità deve esercitarle e costituire una proposta politica aperta ai cittadini e alle realtà civiche come al campo di forze che in Parlamento ha saputo fare fronte comune e che ha incluso Azione e +Europa, come Italia Viva e i Socialisti, fino a Forza Italia, Liguria Popolare, Cambiamo, Coraggio Italia e Avanti Insieme.
Se succederà, tanti cittadini di quelli che oggi rimangono a casa potrebbero decidere diversamente anche alla Spezia.
La Spezia in Azione