“La questione OSS ha preso due strade diventate parallele: la possibilità che l’emendamento del PD alla legge di bilancio da a Regione Liguria; ed il concorso, che, per i vizi che ha assunto nella costruzione e nello svolgimento, penso verrà annullato dalla giustizia amministrativa", così Marco Raffaelli capogruppo del gruppo consiliare del PD alla Spezia.
"La prima strada, aperta dall’intervento alla legge di bilancio, consente di rimettere in campo uno strumento capace di stabilizzare le 158 OSS di Coopservice, probabilmente addirittura attraverso un procedura per valutazione di titoli ed esperienze.
Ma ci deve essere la volontà politica di Toti di farlo. E non guasterebbe neppure la volontà politica del Sindaco e della sua Giunta di pretenderlo, a difesa di lavoratori anche nostri concittadini.
Purtroppo nella commissione di ieri l’Assessore alla Sanità Ivani non si è sentito in dovere di proferire neppure una parola sulla questione, nonostante le dichiarazioni e le esortazioni dei Sindacati presenti e di alcuni Commissari ad agire.
Inoltre sul punto Regione Liguria è ancora ferma, nonostante l’Assessore Gagliardi si sia spesa, lo stesso giorno dell’approvazione dell’emendamento, ad attribuire i meriti di questo al Presidente Toti ed ai suoi contatti con i Ministeri. Perché adesso lo stesso rimane fermo?
Con la seconda strada, quella del concorso, che in caso di bocciatura da parte del TAR potrebbe essere ricostruito meglio di com’è stato fatto in precedenza, la Regione dovrebbe poi procedere per assumere il restante numero di OSS al fine di raggiungere il reale fabbisogno della nostra ASL.
Abbiamo infatti un piano di fabbisogno triennale del personale sanitario ormai datato e che è rimasto però inattuato, e rispetto al quale le 158 OSS sono un numero molto al di sotto delle vere esigenze delle nostre strutture sanitarie.
Ma anche qui ci vuole la volontà politica di Toti per farlo e la volontà politica di Peracchini per pretenderlo. Ho timore che in entrambi tutto ciò manchi".