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Le nuove sfide del lavoro, articolo 1 spesso dimenticato In evidenza

di Massimo Guerra- Confronto sui temi del lavoro tra sinistre, al Nuovo ne hanno discusso Andrea Orlando e Pierluigi Bersani.

Dignità e qualità del lavoro al centro del dibattito tra il Ministro Andrea Orlando e il segretario di Articolo 1 Pierluigi Bersani, in scena al Nuovo davanti ad un folto pubblico su "La Sinistra e le nuove sfide sul lavoro". Tra precarizzazione e carenza di rappresentanza dei sindacati, tracciando la rivoluzione digitale del mondo del lavoro, dai servizi alla produzione all'ingresso di laureati in aziende come apprendisti, dalla scomparsa del datore di lavoro tradizionale alla diffusione degli algoritmi, dallo sfruttamento economico dei riders al mancato riconoscimento dell'acquisizione del dato dei clienti finali tramite profilazione.

Tra passato, presente e futuro Orlando e Bersani - trombato (per ora) dal salotto buono della politica ma intatto quanto a carisma e oratoria - hanno trattato di grandi temi socio-economici nazionali e oltre, dal Pnrr al dumping dei paesi dell'est e della Cina, dai nuovi ammortizzatori sociali alle difficoltà di investire i miliardi in arrivo dalla Ue, senza tralasciare i temi più scottanti dell'economia spezzina, introdotti dai segretari di Cgil Luca Comiti, di Cisl Antonio Carro e di Uil Marco Furletti dopo la presentazionne del segretario PD Iacopo Montefiori e il coordinatore di Articolo 1 Luca Gazzano.


I sindacati oltre al rischio licenziamento delle Oss hanno richiamato le urgenze di Oto Melara, rifiutando le opzioni di vendita a players stranieri - condivisa da Orlando anche rispetto alle esigenze strategiche e difensive dell'Italia - oltre che di Enel - 70 ettari da riconvertire a economia innovativa.

Per Orlando riguardo al futuro della centrale sulla VIA (valutazione di impatto aziendale) decide la Regione e non il Governo, se il progetto è conforme al Piano energetico nazionale l'ultima parola spetta alla Regione:"Penso che il territorio possa chiedere a Enel di utilizzare quell'area con un progetto di più largo respiro rispetto alla mera produzione di gas che tra pochi anni potrebbe cessare - osserva Orlando - e qui il sindaco poteva muoversi prima, senza richiamare sempre presunte omissioni del Governo, perché il Comune tramite la pianificazione territoriale ha uno strumento importante, ma Peracchini non mi risulta abbia proposto qualcosa di concreto, penso che un'area simile adeguatamente bonificata possa attrarre investimenti diversi.

È anche vero che le amministrazioni di centro sinistra non hanno lavorato bene pagando un prezzo, ora assistiamo ad un rovesciamento, via Prione sembra bombardata e sul decoro urbano le Destre hanno fatto campagna elettorale , credo che pensare troppo il quotidiano faccia mancare un' idea di sviluppodei prossimi dieci anni".

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