"Ospitare, come fa il "festival della mente" di Sarzana dei negazionisti delle Foibe non è solo avallare dei falsificatori della storia ma è anche offendere non solo gli esuli istriani e dalmati ma l'intero popolo italiano, che ha il diritto sia di commemorare le vittime degli eccidi titini che di conoscere la verità sulla pulizia etnica operata ai danni della popolazione italiana inerme dal 1943 al 1946", così scrive in una nota il portavoce provinciale di Fratelli d'Italia Davide Parodi.
"Il nostro dissenso è ben riassunto nelle parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che in merito dichiarò nel Febbraio 2020: “Il giorno del Ricordo, istituito nel 2004, contribuisce a farci rivivere una pagina tragica della nostra storia recente, per molti anni ignorata, rimossa o addirittura negata: le terribili sofferenze che gli italiani d’Istria, Dalmazia e Venezia Giulia furono costretti a subire sotto l’occupazione dei comunisti jugoslavi. Quest’ultima scatenò, in quelle regioni di confine, una persecuzione contro gli italiani, mascherata talvolta da rappresaglia per le angherie fasciste, ma che si risolse in vera e propria pulizia etnica, che colpì in modo feroce e generalizzato una popolazione inerme e incolpevole".
"Nel pieno rispetto delle opinioni di tutti, appare evidente che il Barbero, nel liquidare quanto accaduto come semplici danni collaterali di una giusta battaglia, voglia semplicemente screditare la destra politica che invece non ha mai dimenticato il sacrificio di tanti Italiani e il martirio inflitto loro brutalmente dalle brigate titine".
"Riteniamo molto grave continuare a ospitare dei negazionisti e invitiamo il Sindaco di Sarzana e tutta l’Amministrazione a prestare molta più attenzione agli ospiti degli eventi organizzati o patrocinati dal Comune.
La presenza di Fratelli d’Italia all’interno del Palazzo Comunale deve essere argine forte e naturale del pensiero unico che ha pervaso Sarzana negli ultimi decenni".
"Per questo non accetteremo mai che la storia venga alterata in nome dell'odio di parte e valuteremo caso per caso se eventualmente sostenere o continuare a sostenere Giunte che finanziano chi nega, sminuisce o giustifica il martirio e la persecuzione di decine di migliaia di Italiani".