Sono già moltissimi i sindaci Italiani, qualcuno anche di centrodestra, che hanno deciso - come il sindaco di Genova Bucci - di "accogliere i profughi afghani attivando le strutture di ricovero in accordo con quelle che saranno le direttive che arriveranno dal Governo poiché è un dovere cercare di aiutare i profughi che decideranno di lasciare il loro Paese minacciati da una nuova dittatura..." (così testualmente Bucci).
Con un certo ritardo - e solo dopo un'esplicita sollecitazione al riguardo da parte del Partito Democratico - anche la sindaca di Sarzana Ponzanelli ha scritto di aver "dato la disponibilità ad accogliere attiviste in pericolo, colpevoli soltanto di voler vivere la loro vita".
Balza all'occhio la ben diversa disponibilità offerta dai due sindaci: Bucci si impegna "ad accogliere tutti i profughi afghani che decideranno di lasciare il loro Paese minacciati da una nuova dittatura" mentre la sindaca di Sarzana apre uno spiraglio soltanto alle "attiviste (donne) in pericolo".
C'è una bella differenza.
Pare proprio che a Sarzana si applicherà la 'sharia' salviniana: "Potremo dare asilo (come Nazione) solo a qualche decina, non certo a migliaia di Afghani...", aveva detto il leader leghista ieri, ragionando come si fa con i panda.
Ma lui - almeno - non aveva fatto discriminazioni (alla rovescia) sulla base del sesso...
Paolo Bufano
PD Sarzana