"Il Consiglio provinciale di venerdì scorso ha dimostrato, finalmente, che la materia ambientale e quindi il tema del biodigestore è argomento di competenza anche provinciale.
Il presidente Peracchini, seppure limitando la discussione, ne ha dovuto prendere atto ed è corso ai ripari presentando un documento in cui fa un grande passo indietro rispetto al Consiglio provinciale precedente, trattando e proponendo un documento riguardante il delicato tema (è chiaro che dopo anni e ogni tipo di sollecitazione da parte della politica, dei cittadini e dei Comitati il presidente è costretto a frenare per evitare perdita di consenso in vista delle elezioni e spaccature tra la sua maggioranza).
La nostra astensione è figlia di una non conoscenza del documento, che è stato presentato a sorpresa in Consiglio dal presidente, allo scopo di spiazzare la minoranza (naturalmente, ad oggi non ci è stato ancora fornito - come se lo scopo principale fosse vincere lo “scontro politico” e non la tutela del territorio).
Evitando, quindi, inutili ulteriori polemiche riteniamo comunque la trattazione della materia un piccolo passo indietro della maggioranza provinciale sulla volontà di realizzazione dell'impianto; speriamo altresì che la maggioranza stessa abbia compreso che la bagarre, su questi argomenti, non paga e siamo altrettanto consapevoli che la battaglia è ancora lunga. Chiederemo copia del documento approvato, lo analizzeremo e chiederemo nuovamente la convocazione delle commissioni.
Concludiamo quindi evidenziando quanto da noi richiesto durante il consiglio provinciale: stralcio ed abbandono dell'attuale progetto, ripartire da zero con V.A.S. e tutte le procedure previste dalla legge per permettere una discussione partecipata e condivisa sulla scelta del sito, della tecnologia degli impianti, quantità rifiuti e loro provenienza e importo delle tariffe (discussione che, ad oggi, non è mai stata fatta)".
Simone Regoli, Dina Nobili, Massimo Lombardi e Giacomo Cappiello