"Anche oggi il Presidente Toti, una volta tanto presente in Consiglio regionale, si è distinto per la sua capacità di fare dichiarazioni vaghe e fumose su ogni argomento. Peccato però che sul futuro dei lavoratori OSS e delle loro famiglie non si può essere vaghi. " Così Roberto Centi, Consigliere regionale Lista Sansa.
"Siamo contenti che il Presidente abbia affermato, in risposta alla nostra interrogazione sul tema OSS, che Asl 5 avrà facoltà di assumere 50/60 OSS in più di quelle previste dal bando, anche se ci chiediamo quale atto amministrativo andrà a sancire questa affermazione. Quello che ci lascia perplessi, per usare un eufemismo, è il passaggio in cui Toti dichiara che nell'eventuale "drenaggio da pubblico a privato" le strutture private potranno assumere le OSS che non sono rientrate in graduatoria".
"Intanto il fabbisogno pubblico di OSS della ASL5 spezzina è ben oltre i numeri di cui parla Toti; e poi, anche qui, dove sono atti e protocolli tra pubblico e privato che possano sancire eventuali assunzioni presso strutture convenzionate? La risposta del Presidente ed Assessore alla sanità sa, ancora una volta, di boutade. Servono invece provvedimenti ed atti amministrativi concreti per tutelare il posto di lavoro di 158 famiglie spezzine. Aspettiamo quanto prima quello dell'Assessore alla Sanità della Regione Liguria".